Samsung deve scaldare i suoi avvocati. È questo l’invito che arriva all’azienda coreana dal giudice Paul Grewel, mentre si attende l’inizio del processo che determinerà se Samsung è colpevole di avere reso noti documenti secretati appartenuti a Cupertino.
Gli strali del processo Apple VS Samsung dell’estate 2012 continuano a farsi sentire. In concomitanza a quella azione legale, Cupertino aveva consegnato a Samsung documenti riservati contenenti dettagli sugli accordi con Nokia, Ericsson, Sharp e Philips per la cessione e l’utilizzo di brevetti. I documenti, aveva avvertito il giudice, potevano essere utilizzati solo nel caso in cui fosse stato necessario. Samsung, invece, ha condiviso i documenti con 90 dipendenti e 130 avvocati non autorizzati dalla corte nel tentativo, così pare, di ottenere una condizione di vantaggio durante il processo.
Secondo il giudice Grewel Samsung deve essere punita, e per questa ragione ha avvisato l’azienda di preparare i suoi avvocati. D’altro canto i coreani si scusano per l’accaduto, sostenendo che si sia trattato di un errore involontario di cui si pentono profondamente.
Nokia, nel frattempo, ha preso parte accanto ad Apple contro Samsung. Anche gli accordi tra la compagnia finnica di recente acquisita da Microsoft e Cupertino erano infatti stati resi pubblici. Secondo Paul Melin, esperto di proprietà intellettuale che lavora per Nokia, Samsung avrebbe utilizzato i documenti di Apple con lo scopo di pilotare le trattative tra Samsung e Nokia per la cessione di brevetti tra le due aziende.
Il primo incontro per venire a capo della questione si terrà davanti al giudice il prossimo 9 dicembre, mentre si attendono ancora novità riguardo il ricalcolo della somma che Google dovrà pagare ad Apple a seguito del processo principale, terminato con la vittoria di Cupertino lo scorso anno.
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