Gif e molto altro per Facebook Messenger, che apre le sue API agli sviluppatori di terze parti.
Quando Facebook ha costretto gli utenti della sua app ad installare Facebook Messenger per scambiarsi messaggi diretti, molti hanno pensato che fosse una mossa che avrebbe solo annoiato gli utenti, costringendoli ad oscillare da una applicazione all’altra.
Facebook, al contrario, ha messo le fondamenta per un nuovo servizio di messaggistica che possa fare concorrenza ai diversi servizi disponibili là fuori, cercando di diventare il nuovo WhatsApp (comunque già acquistato dall’azienda di Zuckerberg) e soprattutto il nuovo WeChat, che in Asia ha ottenuto un successo stellare.
Durante la recente F8 Developer Conference, Facebook ha annunciato che renderà disponibili le API per Messenger a sviluppatori di terze parti. Questo significa che chiunque potrà integrare Messenger all’interno della propria applicazione. Come riassunto da Zuckerberg:
Abbiamo costruito Messenger per trasformarlo in una piattaforma che ci permetta di esprimerci in modi diversi dal testo.
Ci sono già diversi partner per il lancio della piattaforma, che permetteranno di integrare GIF ed Emoji all’interno dei messaggi. Tra i nomi principali è impossibile non osservare Giphy, Imgur, Bitmoji e JibJab.
Ditty, ad esempio, è una app che permette di prendere un video di una famosa canzone e inserire il proprio testo su quella canzone. L’app trova un modo per infilare quel testo all’interno del video, e crea un video che mostra il nuovo testo accompagnato dalla musica originale. Con Ditty sarà possibile condividere direttamente video come questo all’interno di Facebook Messenger.
Facebook segue così le orme di Line e WeChat, i suoi principali concorrenti asiatici, che permettono ora di fare molto altro oltre a comunicare, come acquistare e vendere, trasferire denaro (feature acquisita da pochi giorni da Facebook Messenger) e giocare.
Il nuovo aggiornamento di Facebook Messenger dovrebbe essere distribuito pubblicamente sotto forma di aggiornamento nelle prossime ore.
[via]