La Germania chiede ad Apple maggiore trasparenza sulla geo-location

Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, ministro della Giustizia tedesco, pretende maggiore trasparenza da parte di Apple e vuole che l’azienda riveli con maggiore chiarezza quali dati privati vengono raccolti dall’azienda quando l’utente utilizza i servizi di localizzazione integrati nei dispositivi come l’iPhone.

A riportare il pensiero della Guardasigilli tedesca è il settimanale Der Spiegel:
“Gli utenti dell’iPhone e di altri dispositivi GPS devono sapere quale tipologia d’informazioni viene raccolta su di loro”.

La Germania è uno dei 5 paesi in cui è già disponibile iPhone 4 e le preoccupazioni del ministro sono motivate dal cambiamento della privacy policy di Apple avvenuto in concomitanza con l’aggiornamento di iOS 4. Il nuovo documento non riguarda solamente il nuovo telefono e il nuovo sistema operativo e più che altro sembra porre le basi per le novità che arriveranno con l’avvio della piattaforma iAd, prevista per giovedì, 1 luglio.

Secondo la Reuters, che riprende la notizia pubblicata da Der Spiegel, la questione della privacy è particolarmente sentita in Germania, paese in cui vigono ferree leggi sul tema, perché è ancora presente la pesante eredità del controllo capillare delle vite dei cittadini posto in essere dal regime nazista prima e dalla Stasi successivamente nella DDR.

Le interpretazioni storico-sociali lasciano però il tempo che trovano e non è solo nella nazione tedesca che la politica si interroga sulla questione. Giusto pochi giorni fa due parlamentari statunitensi hanno inviato una richiesta formale a Steve Jobs per ottenere maggiori informazioni sulla stessa identica questione. A suscitare la legittima curiosità dei legislatori, anche in quel caso i cambiamenti apportati dagli avvocati di Cupertino al documento della policy.

Rispetto ai due parlamentari, che sembrano aver scoperto la privacy solo in questo particolare caso, il Ministro tedesco ha dimostrato una maggiore coerenza ed ha dato segno della propria sensibilità al tema dichiarando che si sarebbe cancellata da Facebook, colpevole secondo lei di violare la privacy degli utenti. E’ stata di parola, dato che sul socialcoso di Mark Zuckerberg cercando il suo nome si trovano solo delle fan page aperte da suoi sostenitori.