Fatturazioni a trenta giorni di TIM, Vodafone, Wind e Tre: cinque precisazioni dall’AGCOM

Si parla davvero tanto in questo periodo del ritorno alle fatturazioni a trenta giorni di TIM, Vodafone, Wind e Tre, visto che la questione per forza di cose coinvolge anche il pubblico Apple. Importante evidenziare alcune richieste esplicite di AGCOM nei confronti degli operatori.

A questo punto andiamo dritti al punto e analizziamo quanto è stato stabilito da AGCOM in queste ore, in merito ad un argomento delicato come quello delle fatturazioni a trenta giorni di TIM, Vodafone, Wind e Tre:

  1. Le informazioni circa i prezzi dei servizi, i tempi e le modalità attraverso le quali la modifica della cadenza di rinnovo delle offerte e fatturazione dei servizi interverrà, devono essere fornite, dagli operatori in maniera chiara, trasparente ed esaustiva con almeno due mesi di anticipo rispetto al momento della modifica.

  2. Gli operatori dovranno riportare le informazioni sopracitate sulle home page dei propri siti web, dandone ampia evidenza.

  3. Gli utenti hanno diritto ad ottenere le informazioni sopraelencate anche mediante strumenti di self care come call center, aree di self care dei siti web ed app dedicate.

  4. Gli utenti di servizi di comunicazioni su rete fissa hanno diritto a ricevere le informazioni sopraelencate sia tramite apposita comunicazione allegata alla fattura, sia tramite chiamata diretta effettuata dall’operatore, anche tramite sistemi IVR (Risposta Vocale Interattiva).

  5. Gli utenti di servizi di comunicazioni su rete mobile hanno diritto a ricevere le informazioni sopraelencate sia tramite SMS, sia tramite comunicazione veicolata attraverso l’app di self care e, nel caso in cui l’utente fruisca di servizi post-pagati, attraverso la documentazione di fatturazione.

Insomma, da qui ad aprile anche gli utenti iPhone potranno toccare con mano tantissime novità riguardanti la fatturazioni a trenta giorni di TIM, Vodafone, Wind e Tre.

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