Effetto elastico: il video della presentazione di iPhone usato contro Apple

Al destino non manca il senso dell’umorismo. Quando Steve Jobs è salito sul palco del MacWorld, nel 2007, per presentare il primo iPhone, nessuno avrebbe immaginato che quella stessa presentazione sarebbe stata utilizzata contro Apple di lì a qualche anno. Una corte tedesca ha infatti invalidato il brevetto relativo al rubber-banding su iOS proprio grazie al video della presentazione del primo iPhone.

Negli Stati Uniti, agli inventori sono lasciati 12 mesi di grazie tra la presentazione di una nuova funzione e il deposito del relativo brevetto. In Europa, spiega l’esperto Florian Mueller di FOSS Patents, non vale la stessa legge.

L’effetto elastico, noto anche come rubber-banding è quell’effetto grafico di iOS tramite il quale si fa capire all’utente che la pagina che sta cercando di scorrere è arrivata al suo fondo. Trascinando ulteriormente la pagina, questa rivela uno sfondo diverso e rimbalza indietro a coprirlo, come un elastico che viene teso e scatta indietro quando lasciato andare.

Ecco, al minuto 33.40 del video della presentazione del primo iPhone, è possibile osservare la funzione tanto cara a Steve Jobs. Il problema è che Apple ha fatto questa presentazione nel gennaio del 2007, ma ha depositato il brevetto tedesco per il rubber-banding in un momento successivo. Il risultato: il brevetto di Apple non è valido perché, per la prior-art, qualcun altro lo aveva già mostrato pubblicamente. Questo qualcun altro, ironia del caso, è però la stessa Apple.

La corte federale per i brevetti in Germania ha quindi appoggiato una causa di Samsung e Motorola Mobility (ora, lo ricordiamo, nelle mani di Google) dichiarando che il brevetto EP2059868 che riguarda un dispositivo elettronico per l’amministrazione di fotografie, non è valido all’interno dei confini tedeschi perché il video di presentazione di iPhone del 2007 mostrava già la funzione.

Apple ha ovviamente cercato di infilarsi nel processo spiegando che si tratta della stessa compagnia che mostra la stessa funzione, ma la legge tedesca funziona diversamente. Il rubber-banding non è brevettabile perché già noto al momento in cui Apple ha depositato il brevetto. Cupertino può fare ricorso e cercare di far rivedere il risultato del processo, e certamente si farà avanti per fare valere i suoi diritti. Ma nel frattempo Samsung e Motorola sono riuscite a mettere i bastoni tra le ruote ad Apple, anche perché il rubber-banding è stato uno dei punti chiave che hanno permesso a Cupertino di vincere il processo Apple VS Samsung dello scorso anno.

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4 commenti su “Effetto elastico: il video della presentazione di iPhone usato contro Apple”

  1. ahahahahah concordo, è l’assurdità + totale!!!!

    quindi in poche parole il video di presentazione ha la validità uguale al brevetto (secondo questi tizi) dato che non si può + brevettare una cosa già “mostrata” pubblicamente.

    scommetto xò che con una “manciata” di soldi si potrà brevettare ugualmente…

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    • @Mavericks: Non ha la validità di un brevetto, altrimenti, avendolo mostrato, Apple non avrebbe problemi, semplicemente l’idea non è più originale e quindi brevettabile, non c’è nulla di sbagliato, anzi. Il problema è che, in ogni caso, l’idea qui appartiene a Apple, ma la legge è così, tanto generica da diventare assurda

  2. Dunque, se io accenno ad un amici una mia idea, a rigori di logica non la posso più brevettare?
    E se tirassimo in ballo il diritto d’autore? Si tratta di interfacce e design…

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