Edward Snowden, la talpa al centro dello scandalo intercettazioni NSA, dice che si fida di Tim Cook, Apple e del rispetto di privacy e sicurezza degli utenti dei dispositivi di Cupertino.
Il CEO di Apple Tim Cook non perde occasione per ricordare che Apple non intende spiare i dati personali dei suoi utenti, caricare le loro impronte digitali sul cloud e leggere le loro mail per dare loro previsioni. E Edward Snowden, l’uomo più odiato dal governo americano dietro lo scandalo della pubblicazione di documenti secretati della NSA, ha commentato durante una conferenza a Barcellona che Cook manterrà molto probabilmente le promesse fatte ai suoi clienti.
Snowden, che in questo momento ha chiesto asilo politico alla Russia ed è protetto a Mosca, ha risposto ad una domanda di TechCrunch che chiedeva se secondo lui Cook è veramente interessato a proteggere i dati degli utenti di Apple:
Penso che nell’attuale situazione non abbia importanza se è onesto o disonesto.
La NSA arriverà comunque a quei dati. Però Snowden spiega che in questo momento le compagnie stanno cercando di ottenere il maggior numero di informazioni sui loro clienti per cercare di monetizzare queste informazioni. Apple, secondo l’analista, non è questo genere di compagnia.
Snowden sostiene che quello che è importante per Cook è dare ai suoi clienti un incentivo commerciale. Differenziare Apple da Google, e dimostrare che l’azienda di Cupertino vive sulla vendita di hardware, e non sulla vendita di pubblicità mirate in base alle preferenze di un utente.
Cook e Apple potrebbero anche finire sotto una luce peggiore rispetto a quella di Google se dovessero cambiare da un giorno all’altro la loro politica. Questo sarebbe, secondo Snowden, un tradimento nella fiducia riposta dagli utenti in Apple:
Ma voglio credere che in base alla leadership mostrata da Tim Cook fino ad ora, parlando in maniera molto sentita di questioni come la privacy, voglio credere che Apple continuerà a fare come sta facendo ora e mantenere le sue promesse.
Sembra che sia così, visto che anche durante il keynote di apertura della WWDC Apple ha presentato Proactive, una funzione di iOS 9 simile a Google Now, che legge le mail dell’utente e cerca di suggerirgli cosa fare in giornata, o quale musica ascoltare. Tutto, ha spiegato Craig Federighi, viene gestito sul telefono. I dati sulle abitudini dell’utente e sulle sue mail non vengon inviati ad Apple.
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