Insieme ad iPhone 5, Apple ha presentato anche i suoi nuovi auricolari. Gli EarPods, come spiega con fierezza Jony Ive nel video di presentazione, risolvono diversi dei problemi tipici delle cuffie portatili, ma potrebbero trovare un terreno ostile in corte, quando dovranno difendere il loro nome. Una compagnia specializzata nella costruzione di dispositivi per i problemi dell’udito ha infatti fatto causa ad Apple reclamando il nome HearPods, troppo simile a quello degli auricolari di Cupertino.
A scoprire la causa è stato The Next Web, mentre l’accusa ad Apple viene rivolta da Randolph Division, che ha depositato i documenti necessari ad avviare una causa legale ad Honolulu, nella Hawaii Dstrict Court. Ovviamente la questione è semplice: il nome scelto da Apple per i suoi EarPods è troppo simile agli HearPods di Randolph Division, che ha depositato la richiesta per ottenere il trademark nel 2005 e ha ottenuto la conferma del nome nel 2007.
Randolph Division sembra non essere pronta a scendere a patti. Nella causa parla di infrazione di trademark e competizione scorretta e vorrebbe che sparissero dal mercato tutti i prodotti che portano il nome EarPod associati ad Apple.
Non è la prima volta che si sente parlare di Randolph Division. Apple ha presentato gli EarPods nell’autunno del 2012, e prima di quella data non è stata in grado di ottenere i domini internet earpod.com, earpods.com e Earpod.com. Questi siti rimandano ora a MyHearPod.com, sito ufficiale per gli HearPod di Randolph Division.
È difficile riuscire a prevedere come finirà questa causa, anche se è probabile credere che Apple cercherà in un primo momento di scendere a patti con la compagnia tramite il pagamento di una cospicua somma per tenere buona Randolph Division.
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È meglio che Apple paghi e basta. Se vuole scendere a parti credo che i dirigenti di Randolph da quell’orecchio NON CI SENTIRANNO…