Ad Apple piace avere il coltello dalla parte del manico. Quando Eddy Cue attraversa la porta dell’ufficio del dirigente di una casa discografica gli piace sedersi davanti a lui e ricordargli che iTunes è la maggiore piattaforma per la vendita di musica del mondo. Che iPhone, iPad e iPod touch hanno venduto milioni di unità. E su ogni iDevice è possibile accedere ad iTunes Store. Ma nell’ultimo periodo il potere contrattuale di Apple sarebbe stato tale da richiedere l’aiuto di Dre e Iovine, e l’acquisizione di Beats.
Fonti interne ad Apple spiegano il caratteristico comportamento del team che ha sviluppato iTunes Radio. Le persone a capo del progetto hanno ignorato il funzionamento dei servizi della concorrenza, mentre gli ingegneri che hanno creato iTunes Radio preferiscono ancora usare Pandora e Spotify, i due principali concorrenti al servizio che Apple ha lanciato un anno fa insieme ad iOS 7. Spiega la fonte:
La scusa di tutti è che stiamo già lavorando su iTunes, aprendo e chiudendo l’applicazione ogni volta che si scrive una linea di codice. Ma in realtà è perché Spotify ha tutta la musica gratuita con una reala piattaforma social.
Era il 2003 quando Apple ha rivoluzionato il mercato musicale con iTunes. Cupertino, nonostante le brillanti vendite del suo store digitale, non è riuscita a stare al passo con i tempi. Nel 2010 l’azienda ha lanciato Ping, un social network integrato in iTunes il cui scopo, a detta di Steve Jobs, sarebbe stato quello di conoscere nuovi brani musicali in compagnia di amici. Il problema:
La ragione per cui Ping ha fallito è perché Apple non era interessata a creare un network – era interessat a fare acquistare della musica a un acquirente.
Ping ha chiuso nel 2012, mentre iTunes Radio (che in Italia non è ancora disponibile) ha ricevuto recensioni di ogni genere. Continua a spiegare la fonte:
Pandora è un servizio fantastico che disintegra iTunes Radio. Seriamente, iTunes Radio fa schifo e fa schifo a causa dell’arroganza di Apple. Sono stato stupito dalle decisioni prese dall’amministrazione in più di una occasione.
Diversi impiegati di Apple avrebbero confermato che i dirigenti di Cupertino si sarebbero rifiutati di provare i concorrenti di iTunes. Alcuni di loro, fino allo scorso anno, non sapevano nemmeno che Spotify era un servizio musicale on-demand e non semplicemente una radio:
I manager, in particolare, non hanno prestato attenzione alle funzionalità di Spotify ed è per questa ragione che ora sono nel panico. Non hanno capito come funzionava Spotify, ed è per questo che pensavano che iTunes Radio avrebbe messo fine all’era di Spotify.
E Pandora? Non sarebbe un problema per Cupertino, considerati i guadagni praticamente nulli dell’azienda.
È vero, iTunes Radio cerca di farsi una idea dei gusti di un utente studiando i suoi acquisti recenti, ma secondo i dipendenti di Cupertino ci sarbebero stati diversi problemi con l’algoritmo che Apple ha voluto scrivere per iTunes Radio. Selezionando, ad esempio, una radio pop anni 90, c’è il rischio di ascoltare più di una volta la stessa canzone. O persino ritrovarsi con brani di musica classica o country a causa dei propri acquisti recenti.
Eddy Cue ha raccontato che iTunes Radio ha 40 milioni di utenti che ascoltano brani. Jimmy Iovine ha annunciato che Beats Music ha raggiunto i 250 000 ascoltatori, mentre Spotify sostiene di avere 40 milioni di ascoltatori, 10 dei quali hanno pagato per il servizio.
Quando sulla rete è trapelata la notizia dell’acquisizone di Beats, molti si sono chiesti quale fosse la reale ragione per la quale Cupertino era interessata a comprare il business di Dre e Iovine. La ragione potrebbe essere proprio l’arroganza dimostrata dai dirigenti di Cupertino durante lo sviluppo di iTunes U. Iovine, Dre e Trent Reznor conosco il business musicale. Hanno già creato un servizio che, seppur di nicchia, sembra superiore a iTunes Radio. E le loro conoscenza possono ora venire utili ad una Apple che non è riuscita ad interpretare l’evoluzione del mercato musicale:
Hanno problemi a catturare le nuove generazioni. L’effetto figo di Apple se ne sta andando.
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