Ci sono non poche polemiche in questi giorni per un nuovo rapporto arrivato all’Antitrust in merito ai presunti costi nascosti di Vodafone, Wind, TIM e Tre, che per forza di cose coinvolgono anche il pubblico iPhone. Una vera e propria denuncia che avrà conseguenze a medio termine.
Andiamo ad esaminare in ogni dettaglio, a questo punto, quanto è stato portato alla luce direttamente dall’Unione nazionale dei consumatori, nel tentativo di dare un freno ai costi nascosti di Vodafone, Wind, TIM e Tre:
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ChiamaOra, Ti ho cercato, Chiamami ovvero i servizi che avvisano l’utente nei casi in cui non è stato possibile contattarlo.
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L’ascolto dei messaggi in segreteria ha un costo, ma non sarebbe comunicato adeguatamente ai consumatori.
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I piani tariffari base: Tim, Vodafone e Wind richiederebbe circa 50 centesimi a settimana.
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I costi di incasso o altri costi: gli operatori li addebiterebbero agli utenti, indipendentemente dalla modalità di pagamento prescelta.
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Il tutto incluso non sarebbe sempre reale: alcuni operatori non informerebbero i propri clienti dell’addebito di costi aggiuntivi per chiamate da linea fissa
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Il pagamento della chiamata per conoscere il credito residuo.
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Il servizio antivirus a pagamento.
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L’omessa o inadeguata informativa sui costi del servizio tethering.
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L’addebito di penali in caso di recesso da un contratto di abbonamento. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha già diffidato Vodafone.
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L’addebito di costi di attivazione delle sim nei punti vendita, variabile dai 3 ai 5 euro.
Ci sarà una reazione da parte dell’Antitrust alla denuncia sui costi nascosti di Vodafone, Wind, TIM e Tre? Staremo a vedere, con eventuali benefici anche per il pubblico iPhone.