Il New York Times di oggi propone un interessante articolo scritto da Randall Stross, professore di economia presso la San Jose State University, a proposito delle dimissioni di Steve Jobs da Apple nel 1985.
Se Jobs non avesse lasciato Apple nel 1985 e se avesse convinto il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ad espellere John Sculley (l’allora CEO di Apple), “Sotto la direzione ininterrotta del Sig. Jobs, Apple sarebbe arrivata alla vetta raggiunta oggi, ma con dodici anni di anticipo”?
Questa è la domanda che si pone l’autore dell’articolo. Ovviamente è difficile dare una risposta ben definita. L’opinione di Stross, che condivido personalmente, è che l’esperienza accumulata da El Jobso durante i dodici anni passati ad amministrare NeXT lo hanno reso un leader più capace. Sono stati anni molto difficili per Jobs, anni in cui si occupava di ogni cosa e anni in cui la sua azienda era sempre sull’orlo del fallimento e durante i quali, forse a causa di una errata strategia commerciale, gli obiettivi di NeXT non sono mai stati raggiunti (un’azienda di 500 persone che ha venduto solo 50.000 computer in sette anni).
Secondo Tim Bajarin, presidente di Creative Strategies (azienda di consulenze), Steve Jobs “[…] non avrebbe avuto lo stesso successo se non avesse vissuto l’esperienza selvaggia presso NeXT”. NeXT lo ha aiutato a capire che l’idea di computing del futuro non rispecchia quella del passato. Ed è per questo che in questi anni, sotto la direzione di Jobs, Apple ha progettato uno dopo l’altro dispositivi “futuristici” rispetto alla concorrenza, partendo con iPod per poi arrivare ad iPhone e iPad.
L’idea di Kevin Compton, allora dirigente di Businessland (grande distributore che Jobs aveva pensato di impiegare, invano, per estendere il mercato della sua azienda), al ritorno di Jobs presso Apple, nel 1997, spiegò: “E’ lo stesso Steve con la passione per l’eccellenza, ma un nuovo Steve nel comprendere come impiegare una grossa azienda per realizzare la sua visione”. Aveva imparato da NeXT che non doveva essere un factotum.
“Se fosse rimasto presso Apple”, conclude Stross, “la trasformazione di Apple Computer nell’attuale più vasta Apple Inc. avrebbe potuto non accadere mai”.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
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interessante ragionamento che però, avendo come base scientifica la sola sfera di cristallo, risulta poco credibile.
E’ vero che esperienze diverse servono a maturare le persone, però è anche vero che Apple è sempre stata per spirito una IT company diversa. Se Jobs non fosse stato estromesso dal CA, non sarebbe mai accaduto quello che lo scellerato AD Sculley ha permesso che accadesse.
Alla luce di questo ritengo che la crescita di Apple nel mercato IT sarebbe stata più graduale, magari con prodotti diversi ma sicuramente atti a bilaciare lo strapotere di Microsoft con Windows.
Probabilmente ora ci sarebbe un mercato più ricco se la competizione fosse iniziata già allora….
io mi chiederei più cosa sarebbe oggi Apple se Jobs non fosse tornato. Anzi, forse non sarebbe e basta.
@ mitico26:
Togli pure il forse, mancavano pochi mesi alla bancarotta…
Io penso che se Jobs fosse rimasto, oggi parleremmo di monopolismo da parte di Apple e non Microsoft…Bill Gates penso abbia sempre invidiato il talento di Steve, e se fosse rimasto non avrebbe permesso il grande sviluppo commerciale di Microfrost, se non ne avesse avuto prima la casa di Cupertino. Oggi vediamo come la lungimiranza di Stevie sia oltre i suoi rivali….
Se Jobs non fosse tornato ora Apple non esisterebbe, ma chissà, magari la NeXt sarebbe decollata e il successo odierno di Apple avrebbe avuto un altro nome. E se Woz fosse rimasto forse il successo di Apple si sarebbe affermato molti anni prima già durante la “guerra” contro MS.
Ma la cosa più importante è che l’esperienza alla NeXt gli deve aver dato le basi per continuare con Apple altrimenti, secondo il mio punto di vista, Apple non avrebbe ottenuto niente di tutto quello che abbiamo visto negli ultimi anni.
Ma chissà, chi siamo noi per dirlo? Sono solo ipotesi ;)
Jobs non è il fautore della grande apple ma solo il pubblicitario/betatester……se il grande ideatore e creatore delle primi mac, Woz, non avesse fatto il grosso incidente col proprio aereo forse oggi Steve non saberre il ceo di apple.
Per quanto riguarda Bill non credo proprio sia invidioso di Steve ma piuttosto dell’idee di Woz……
Infine per quanto riguarda i beta tester mi domando come mai con quello che costano per esempio i macbookpro non abbiano ancora messo usb3,camHD,hdmi……non mi capacito……
notte
Ognuno di noi e quell Che è non quello che sarebbe stato se… Ogni cosa ogni attimo, in quanto tale, costituisce un tassello,un mattone. Sarebbe impossibile ricreare una situazione del SE solo facendo ipotesi surrealistiche.la vita e la storia sono la realta non supposizioni e se la Apple è quello che è o se lo Zio è quello che è ne viene dalla somma dei singoli mattoni delle sue esperienze. Condito anche da una serie di situazioni fortunistiche che seguono ognuno di noi.
se non fosse tornato apple non esisterebbe in quanto sull’orlo della bancarotta, perche aveva tutto immobilizato e ninete liquidità per quello la prima cosa che fece con sorpresa e fischi del moscone center fu quella dell’accordo con microsoft per avere quella liquidità che cercava ed aprire il mercato dello sviluppo da parte di MS su piattaforma apple da li office, explorer etc etc … accordo che teminava dopo, mi sembra 5 anni.
Da li l’ascesa di Apple grazie alle esperienze e le visioni di Jobs, hanno fatto la differenza, sopratutto creando e sopperendo a tutto quello che era mancato alla vecchia Apple, poi Jobs al suo solito inventa un qualcosa, un falso bisogno e vende …. questo è che oggi ha fatto Apple il colosso che è !
@ Mr N:
Woz ha creato Apple I e AppleII, ma tutto quello che è venuto dopo è stato frutto dei ingegneri Apple, compresi Apple Macintosh..Woz ne era già fuori. Quando facevo l’imprenditore, comunque, si diceva sei hai un bel prodotto, ma non sai come venderlo, è come se non l’avessi mai avuto. Steve Jobs quindi come peso in Apple, lo è stato e lo è di più dei suoi creatori. Lui sa come
pubblicizzarlo, e venderlo un prodotto Apple.