Ciao e grazie, TheAppleLounge

wanderer

Sono passati quasi nove anni dal mio primo articolo su TheAppleLounge. Era il 29 ottobre 2007. Lo stile era un po’ impacciato, mettevo gli spazi dopo gli apostrofi (sacrilegio) e non davo sufficiente importanza a questioni capitali, come la differenza fra perché e perchè. Ma non voglio essere troppo duro con il vecchio me stesso. Tutto sommato come inizio non era male. Il post riguardava gli Hackintosh, che allora erano ancora un argomento caldo.

Quasi nove anni. In ambito tecnologico sono un’epoca. Ad ottobre 2007, lo ricordo bene, si parlava molto del ritardo con cui Apple aveva lanciato Leopard. All’inizio dell’anno Steve aveva messo tutti a lavorare sul sistema operativo dell’iPhone, lanciato a giugno negli Stati Uniti, anche a costo di ritardare l’arrivo di un aggiornamento epocale per i Mac.

Do you remember?

Ne ho viste tante, in questi nove anni, e ho scritto parecchio. 5691 articoli, secondo le statistiche di WordPress. La maggior parte effimeri e interessanti solo sul momento, altri di cui vado ancora fiero. Alcuni con centinaia di commenti, altri – che pensavo di largo interesse – deserti come Milano a Ferragosto. Non voglio ripercorrere fatti o avvenimenti, perché ci vorrebbe troppo tempo. Ricorderò solo due momenti.

1) 5-6 ottobre 2011. Quando arrivò la notizia della morte di Steve Jobs in Italia era già notte. Rimasi alzato fino alla mattina, non volevo staccarmi dallo schermo. Ricordo i messaggi di cordoglio. I fiori davanti a casa di Steve, a Palo Alto. I post it sulle vetrine degli Apple Store. I tributi estemporanei da tutto il mondo. E’ uno dei pochi momenti in cui ho sentito tutta l’importanza di esserci.

2) Quello Yep. con cui Steve rispose ad una mia email su iBooks nel 2010. Gliel’avevo spedita senza troppe aspettative, giusto perché in quel periodo, dopo la presentazione dell’iPad, rispondeva ai messaggi con insolita frequenza. Una singola brevissima parola, un’unica sillaba. Ma era la prima che Steve avesse mai inviato pubblicamente con il nuovo tablet, a quanto pare. E mi fece finire citato sul New York Times, che usò una mia battuta sul povero Steve Ballmer come chiosa finale in un articolo sulle email dell’iCeo.

Dove vado

Dai prossimi giorni potrete continuare a leggermi (nel caso già non lo facciate) su La Stampa, sezione tecnologia. Un buon modo per seguirmi, nel caso davvero ci teneste, è di fare il follow al mio account Twitter, @andreanepori, che di recente ho modificato per mostrare il mio nome reale. Trovate i miei riferimenti anche su camillomiller.com, che spero di riuscire ad aggiornare presto. E se siete tipi da podcast mi trovate anche su RadioEppol, l’oretta scarsa di talk-radio che conduco con Lorenzo Paletti (e Lucio Botteri, quando può). Usciamo con una nuova puntata ogni lunedì e ci divertiamo a parlare delle notizie tech della settimana precedente, analizzandole senza prenderci troppo sul serio. Ci potete ascoltare su SoundCloud e vi potete iscrivere su iTunes Store (o tramite un’app per l’ascolto dei podcast).

Grazie per tutto il pesce

Un post come questo non sarebbe completo senza i ringraziamenti di rito.
Un grazie dunque a tutti quelli con cui ho collaborato in questi anni qui su TheAppleLounge. A partire da Alex Zarfati (che metto per primo per contravvenire all’inclemenza dell’ordine alfabetico con cui elencherò tutti gli altri) e poi a Carlo Ballantini, Michele Baratelli, Giuseppe Benevento, Giovanni Biasi, Lucio Botteri, Pasquale Cacciatore, Emanuele Lorenzo Cavassa, Roberto Coluccio, Gabriele Contilli, Andrea Corsi, Tiziano Dal Betto, Giovanni Ferlazzo, Pasquale, Giuseppe Guerrasio, Luca Iannario, Davide Leoni, Martina Oliva, Lorenzo Paletti, Gospel Quaggia, Giordano Rodda e Nicola Strumia. Non penso di aver dimenticato nessuno, ma nel caso: scusami, non l’ho fatto apposta.
Un grazie sentito va anche a tutti coloro che mi hanno letto, seguito, amato o odiato, corretto o elogiato, supportato o trollato. Senza di voi tutta questa faccenda non avrebbe avuto molto senso.

Ciao.

Andrea.

Image by Christopher Ryzebol

17 commenti su “Ciao e grazie, TheAppleLounge”

  1. Grazie per un’informazione sempre di qualità, ragionata, riflessiva ed appassionata. Parrà strano ma sono felice che passi in un media “mainstream” (un giornalone tradizionale intendo) perché è proprio lì che c’è maggiore ignoranza in fatto di tecnologia (e servilismo). Quindi con una firma come la tua ci sarà speranza per rimettersi in carreggiata (senza contare che mi auguro cresca così almeno un po’ il guadagno, vivaddio!). Ma sto sicuramente esagerando per sostenerti. Auguri!

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  2. Grazie a te, Andrea/Camillo, per la passione e la professionalità dimostrata in tutti questi anni.
    Seguo TAL da molto tempo, e l’ho sempre trovato uno dei migliori siti apple oriented italiano. Forse negli ultimissimi tempi sono usciti un po’ meno articoli rispetto agli “anni d’oro” (ed ora capisco anche il motivo), ma al di là di questo il sito, gli articoli e tutti i redattori hanno sempre brillato per imparzialità e completezza di informazione; una virtù rara in un panorama editoriale e di utenti nel quale, specialmente su brand forti quale quello della mela, si è soliti avere un punto di vista molto polarizzato (o ci si “appecora” acriticamente a tutto quello che fa la Apple o lo si detesta per partito preso).

    TAL su questo è sempre stato una mosca bianca.

    Buona fortuna per il prosieguo della tua carriera, ti seguirò anche nel tuo nuovo incarico. Ti auguro il meglio.

    P.S. Ma ther Apple Lounge continuerà ad esistere?

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    • Grazie mille di questo attestato di stima, vale davvero molto.
      Si TheAppleLounge continuerà ad esistere :)

  3. Ciao Camillo, spero che un giorno passerai ad un quotidiano migliore de La Stampa… Intanto dì a chi rimane di far ripartire TAL, poche notizie e poco interessanti ultimamente…

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  4. Mi ricordo le flammate ai tempi d’oro di questo blog, ti continuo a seguire su Twitter.

    In bocca al lupo. :)

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  5. Ciao Camillo. Il tuo modo di scrivere, la tua professionalità e la tua simpatia mi hanno sempre fatto tornare giornalmente su TAL alla ricerca di un tuo articolo. Ti auguro il meglio!

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  6. È stato un piacere Andrea e, onestamente, un onore. Sembra passata una vita (che forse in termini “digitali” è anche vero) però mi ricordo la passione, i WWDC seguiti in diretta su Skype, il supporto reciproco e la voglia di dare sempre il meglio di sé. E il meglio te lo auguro, anche in questa nuova avventura. Big Up!

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