California: il “kill switch” per gli smartphone diventa legge

kill switch smartphone

La California è diventata il primo stato che richiede che in ogni smartphone venduto sia incluso un software di sicurezza contro i furti, abilitato di default. È Jerry Brown, governatore dello stato, a decidere la cosa lunedì scorso. Il “kill switch“, questo il nome con cui ci si riferisce alla misura di sicurezza in questione, consente a un utente di bloccare il suo smartphone in caso di furto, rendendolo di fatto inutilizzabile.
A Maggio ci aveva già pensato il Minnesota a fare una cosa simile, ma, a differenza della California, la legge lì non richiedeva che la funzionalità fosse attivata di default – una distinzione che viene sottolineata più volte da coloro i quali appoggiano la cosa in California. 

La legge punta a risolvere quella che i governi hanno definito come un'”epidemia”. Secondo l’agenzia di sicurezza Lookout, infatti, negli Stati Uniti, un possessore di smartphone su 10 ha subìto un furto. Nel 2013, più di 3 milioni di americani sono stati vittima di un furto di smartphone – quasi il doppio dell’anno precedente, specifica Consumer Reports. La legge sarà applicata agli smartphone (e non ai tablet o ad altri dispositivi) venduti nello stato dopo il 1 Luglio 2015.

L’iniziativa ha ricevuto alcune critiche dal mondo degli operatori mobile, che credono che il kill switch possa essere facilmente aggirato dagli hacker, e che sia di conseguenza inutile. Ma i supporter della legge hanno messo in discussione le motivazioni avanzate da alcuni carrier, parlando degli accordi economici che potrebbero avere con i partner assicurativi.

Apple offre già sui propri dispositivi con iOS 7 o superiore un software antifurto: si tratta del Blocco Attivazione, una funzione presente in Trova il mio iPhone che richiede, prima di poter riattivare il dispositivo, disattivare Trova il mio iPhone, o uscire da iCloud, l’inserimento di un ID Apple e di una password.

via | CNET

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