Brevetti: Apple contro il Galaxy S3; il giudice blocca il processo con Motorola

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Apple vorrebbe bloccare le vendite del Samsung Galaxy SIII negli States, ancora prima della commercializzazione ufficiale, per la presunta violazione di due brevetti:
Nel frattempo il giudice Richard Posner mette in serio dubbio la legittimità dello scontro legale fra Apple e Motorola e rifiuta di portarlo in giudizio a soli due giorni dall’avvio del dibattimento.

 Apple VS Samsung Galaxy S3

A commentatori ed esperti non era sfuggito che le forme del nuovo Samsung Galaxy SIII sembravano progettate appositamente per sviare le accuse di violazione del trademark sul design dell’iPhone che sono alla base di alcune importanti cause fra Cupertino e l’azienda coreana.

Samsung ha rigettato con forza quelle illazioni, e aveva ragione: gli avvocati non hanno progettato il Samsung Galaxy Nexus S3. Probabilmente è per quello che Apple ha trovato comunque un appiglio per includere anche il nuovo smartphone nella lista dei telefoni Samsung che violerebbero i suoi brevetti.

I due patent contestati a questo giro sono il n° 8.806.604, relativo ad alcune caratteristiche di Siri, e il n° 5.964.647, che tratta invece di alcune tecnologie necessarie alla gestione dei dati negli smartphone.
Non si tratta tuttavia di una nuova causa, perché Apple ha semplicemente chiesto alla Corte Distrettuale di San José di aggiungere il dispositivo ad una richiesta relativa al Galaxy Nexus già depositata in precedenza.

Apple vorrebbe un ingiunzione preliminare prima del 21 giugno, giorno di lancio del Galaxy Nexus S3 negli Stati Uniti.

Apple VS Motorola verso l’archiviazione

Il giudice Richard Posner non è una personalità che passa inosservata. Giurista di fama, noto per la sua insofferenza alla burocrazia e al legalese, ha già impresso il suo segno sul caso che vede contrapposte Apple e Motorola, assegnato alla sua giurisdizione in Illinois.

Dapprima il giudice ha definito “ridicole” le richieste di Motorola e poi “frivole” quelle di Apple. Ha poi richiesto ad entrambe le parti di riscrivere completamente le proprie richieste senza troppi giri di parole da avvocati e in termini che possano essere compresi anche dal cittadino comune.

Ora ha compiuto un ultimo e decisivo passo con la cancellazione del processo ed evitando che lo scontro fra le due aziende arrivi effettivamente al dibattimento in tribunale di fronte ad una giuria.

Come fa notare FOSSPatents la cancellazione di un processo non significa necessariamente che la causa sia finita qui. In particolare, la giuria è necessaria solo se ci sono richieste di risarcimento danni, mentre in caso di richieste di natura ingiuntiva a decidere può essere il giudice e lo scontro può dunque andare avanti.

Si tratta di un colpo non da poco per Google, che aveva acquisito Motorola anche e soprattutto per premere l’acceleratore su questa causa:

“Da un punto di vista più ampio, Google non potrà cercare di ottenere alcuna decisione favorevole negli U.S.A. contro Apple che non sia una decisione della I.T.C. prima del 2014,” spiega Florian Mueller. “E’ sempre meno probabile che [La decisione della I.T.C.] sia la messa al bando delle importazioni [Apple] che [Google] aveva richiesto. Per l’ambizione di Google di bloccare le accuse di Apple contro Android, e alla luce dei 12,5 miliardi di dollari spesi per Motorola, questo è decisamente un duro colpo”.

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