Se pensate che l’Axel del titolo abbia a che fare qualcosa con Axl Rose, il cantante degli Guns N’ Roses, siete fuori strada e in questo articolo non sveleremo la data definitiva dell’uscita di Chinese Democracy. Axel Springer AG è infatti l’importante società editoriale tedesca che pubblica il Die Welt e i noti quotidiani di gossip Bild, più una serie di pubblicazioni minori in diversi paesi europei. L’azienda ha reso pubblica nei giorni scorsi la propria decisione di sostituire tutto il parco PC (qualcosa come 12.000 computer) con macchine Apple entro cinque anni.
Axel Springer AG al momento usa già soluzioni Mac per la fase di impaginazione e per altri aspetti relativi alla pubblicazione, ma come dichiarato dal CEO Mathias Döpfner nel video messaggio che potete vedere sotto, la scelta di passare definitivamente a Mac è dovuta anche ad altri tre motivi:
- I Mac sono più facili da usare rispetto ad altri computer.
- I computer Apple sono i più eleganti che esistono.
- I Mac sono meno cari da acquistare e mantenere rispetto al passato.
Il video è naturalmente incomprensibile per chi non mastica almeno un po’ la lingua di Rilke, ma almeno un piccolo passaggio è più che comprensibile: alle Desktops, alle Laptop, alle Mobile. Ovvero: il cambiamento riguarderà tutti gli ambiti e verranno acquistati portatili, iMac, Mac Pro, Mac Book e anche alcuni XServe. Axel Springer AG, quando la transizione sarà completata, sarà la seconda compagnia dopo Google per numero di Mac utilizzati.
La notizia è sicuramente ottima, ma cerchiamo di analizzarla per un secondo fuori dal campo di distorsione della realtà. Nonostante il numero di Mac che verranno acquistati sarà enorme (circa 10.000 macchine), l’impatto economico della scelta di Axel Springer AG non sarà eccessivamente rilevante per i conti di Apple e sicuramente non influenzerà minimamente l’andamento del titolo della società. La notizia però è importante perché mostra i primi segni di un cambiamento possibile, soprattutto nell’inarrivabile feudo Microsoft, ovvero i sistemi per le aziende e le grandi corporation.
Ma la strada è più che in salita, e spesso non basta la volontà di cambiare da parte delle aziende. Mentre per certi settori (soprattutto quelli creativi ed editoriali) le soluzioni esistono e sono attuabili, in altri, come quello finanziario, il vero problema è che le società che forniscono i servizi e gli applicativi non supportano i sistemi Apple, e chi volesse cambiare non avrebbe certo vita facile. Ben venga dunque la scelta di Axel Springer AG, nella speranza che serva a spronare un numero sempre maggiore di operatori a fornire servizi che diano la possibilità di scegliere anche soluzioni Apple.