I ben noti sviluppatori Steve Troughton-Smith, Saurik e Adam Bell sono riusciti a trovare una falla in iWatch e hackare lo smartwatch di Apple. L’orologio violato ha installato una versione della beta di watchOS 2 che sarà disponibile per il pubblico il prossimo autunno.
Gli sviluppatori, tramite questo hack, sono riusciti a fare girare sul dispositivo applicazioni realmente native. Mentre Apple sponsorizza le app per Apple Watch come native, la realtà è che costringe gli sviluppatori a creare software entro limiti ben precisi, soprattutto in termini di interfaccia grafica. Questo significa che le app disegnate per watchOS 2 vivranno sì su Apple Watch senza bisogno di appoggiarsi ad un iPhone in maniera continua, ma allo stesso tempo non potranno apparire come vorrano gli sviluppatori.
Framework come UIKit e SceneKit di Apple non possono quindi essere utilizzati su Apple Watch come è invece possibile fare su iOS. I tre sviluppatori sono però riusciti ad utilizzare proprio SceneKit per visualizzare una figura tridimensionale sul display dell’orologio, di fatto violando i limiti imposti da Apple.
So… spent a night hacking with @b3ll (& @saurik!) – we got UIKit (& SceneKit) apps running on Apple Watch 🎉 (video) pic.twitter.com/khcpHgVsZo
— Steve T-S (@stroughtonsmith) June 12, 2015
I tre hacker confermato che SceneKit è solo uno degli esempi che era possibile fare. Tutti i framework disponibili per iPhone e iPad possono essere utilizzati allo stesso modo anche su Apple Watch.
Lo sviluppatore Comex era arrivato ad un simile risultato in passato utilizzando l’attuale versione di watchOS, la prima rilasciata da Cupertino. Il risultato ottenuto dal trio in questi giorni sembra essere migliore.
Non è chiaro quale tecnica sia stata utilizzata per violare watchOS 2 e Apple Watch, considerato che gli sviluppatori non hanno ancora divulgato i dettagli dell’hack. Inoltre non è ancora chiaro se l’hack potrà essere applicato alla versione finale di watchOS, prevista per il lancio negli ultimi mesi dell’anno.
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