Nel pomeriggio di mercoledì Apple ha depositato i 2,6 milioni di dollari della cauzione richiesta dal giudice Lucy Koh e ha così ufficialmente innescato il blocco delle vendite del Samsung Galaxy Tab 10.1 negli Stati Uniti deciso pochi giorni fa dalla Corte dello U.S. Disctrict of Northern California.
Samsung ha fatto appello e chiede la sospensione del provvedimento.
La cauzione posta da Apple, come già spiegato in altre occasioni, serve a garantire un risarcimento a Samsung nel caso la Corte d’Appello reputi sbagliata e quindi stravolga la decisione del giudice Koh.
Apple ha provveduto immediatamente a versare la somma richiesta e contestualmente Samsung ha depositato una richiesta ufficiale di sospensione dell’ingiunzione in attesa proprio dell’appello, riuscendo ad ottenere un’udienza urgente per oggi, venerdì 29 giugno, durante la quale sarà presa una decisione al riguardo.
Per Samsung quella di questi giorni è una prima sconfitta amara che in qualche modo potrà influenzare l’andamento del jury trial, il processo con giuria, il cui inizio è previsto un mese.
E non è finita, perché la Corte ha inoltre accettato una lunga serie di richieste di esclusione per molte perizie tecniche e legali di parte che Samsung avrebbe voluto presentare al processo.
FossPatent, come sempre, ha tutti i dettagli: le perizie che i legali dell’azienda coreana non potranno utilizzare sono state rifiutate perché le prove su cui si baserebbero non sono state correttamente presentate fino ad ora, come era stato invece richiesto.
Da oggi, in ogni caso (e salvo sospensione del provvedimento), Samsung dovrà interrompere la vendita del suo tablet negli States, pena una ulteriore sanzione per non aver ottemperato alla decisione della corte.