In vista dell’importante processo al via quest’oggi in California, i legali di Samsung ed Apple stanno tentando di addurre prove e contro-prove per dare credito alle proprie stragie di offesa, controffensiva e difesa.
Cupertino si gioca una carta importante e mostra memo ed email che proverebbero l’effettiva confusione dei clienti nel distinguere i tablet di Samsung dall’iPad.
Dopo i prototipi svelati e il tentativo da parte di Samsung di dimostrare che Apple avrebbe copiato per prima niente meno che… Sony, alcuni documenti interni addotti dai legali di Cupertino mostrano che Best Buy aveva avvertito Samsung di uno “strano” trend: un buon numero di clienti del gigante della distribuzione, dopo aver comprato un Galaxy Tab, lo hanno riportato indietro perché pensavano di aver comprato un iPad.
Ok. Non sappiamo quanti siano i clienti che hanno effettivamente riportato indietro i tablet Samsung per questa ragione. Tuttavia il fatto che una divisione di Best Buy si sia presa la briga di informare il produttore di un simile fatto lascia intendere che la tendenza non è trascurabile.
L’effettiva possibilità di una “confusione indotta” nel cliente è solitamente determinante nelle questioni relative ai brand e ai design. In questo caso va specificato che stiamo parlando di un dettaglio in un fiumana di “prove” e “indizi” che gli avvocati di entrambi le parte si sono impegnati a riversare sulla Corte della California del Nord sul finire della scorsa settimana.
L’accesso reciproco ad alcuni livelli di archivio delle comunicazioni interne è uno dei doveri imposti alle parti nel caso di un processo di questa natura. E’ per questo che nelle carte preparatorie al processo abbonda un numero così alto di succosi particolari.
I legali di Cupertino, fra le altre cose, hanno infine segnalato anche diversi scambi di email fra dipendenti dell’azienda coreana nelle quali vengono condivise opinioni sulla somiglianza fra i tablet della serie Galaxy e i prodotti Apple. Non stupisce che Samsung abbia tentato, senza riuscirvi, di bloccare l’ammissione di questi documenti al processo.
Adesso resta da vedere quante di queste “prove” verranno effettivamente accolte e validate dalla Corte. Vada come vada è il caso di preparare una bella ciotolona di pop-corn.
…che dire, oramai è sempre la solita storia trita e ritrita, gli asiatici copiano a man bassa da tutte le parti. Pre iPhone copiavano i Blackberry, dal 2007 sappiamo come stanno andando le cose. Che poi Samsung tenti pure di difendersi con prove assurde rende il tutto ancora più ridicolo
ma quanto potrebbe durare questo processo? Intendo per arrivare al primo grado di giudizio?
Ma ci rendiamo conto? Il cliente che crede di comprare un iPad e torna indietro perche ha preso un samsung. Il cliente non riesce nemmeno a distinguere il device che sta comprando, cosa gli cambierebbe tra usare l’uno o l’altro? E’ ridicolo vedere quanto le persone siano spinte piu’ dalle mode che dal vero apprezzamento per il prodotto che stanno comprando.
Se la notizia è autentica, allora è proprio vero che certi “iUtenti” sono “iUtonti”: non riconoscono manco quello che comprano!!!!!
@Steele
…gli utonti sono trasversali, non esiste uno schieramento ove sono maggiormente presenti. Si riconoscono non solo da quello che fanno ma anche da come commentano….
@laurentio86
…mai pensato che magari stavano facendo un regalo e sono stati mal consigliati dal venditore, come giustamente ha detto anche Mauro? Prendi un Samsung, tanto è uguale all’iPad, solo che poi quando devi usarlo manco capisci su quale desktop si trovano le applicazioni…
Potrebbe anche essere qualcuno che lo compra per fare un regalo e non essere tanto esperto…no??