Apple e Psystar, rappresentate dai rispettivi legali, parteciperanno ad una nuova udienza finalizzata al raggiungimento di un accordo extra-giudiziale che potrebbe potenzialmente porre fine alla diatriba legale fra il produttore di cloni con sede in Florida e l’azienda di Cupertino.
L’occasione per un accordo c’è già stata, ma si risolse in un nulla di fatto. La possibilità di una seconda negoziazione è scaturita dalla revisione dell’iter processuale seguita al procedimento legale per la quasi-bancarotta di Psystar.
L’incontro fra le parti si terrà il prossimo 30 luglio, come previsto dall’ordinanza del giudice Bernard Zimmerman. Nell’ordinanza si legge inoltre che entro quella data entrambe le parti dovranno produrre tutti i documenti potenzialmente necessari per la preparazione dell’udienza.
Nel caso anche questo tentativo di accordo non dovesse andare a buon fine, la data d’inizio del processo vero e proprio è fissata per l’11 gennaio 2010.
Si tratta di un’indicazione che sembra essere volta esplicitamente a Psystar, che in passato ha fatto di mani e di piedi, come si suol dire, per evitare di fornire qualsiasi tipo di documentazione relativa all’attività dell’azienda.
Un altro interessante particolare che trapela dall’ordinanza firmata dal giudice Zimmerman, è che durante l’udienza avranno diritto di decidere sul potenziale accordo solamente i rappresentati legali designati dalle parti:
Ciascuna parte che non sia una persona fisica dovrà essere rappresentata dalla persona o dalle persone non coinvolte direttamente dagli eventi che hanno generato il contenzioso ma che abbiano la completà autorità per negoziare l’accordo.
Significa, in sostanza, che Rudy Pedraza, il capo di Psystar, nonostante possa partecipare all’incontro, non avrà la possibilità di negoziare direttamente l’accordo. Il compito spetterà unicamente ai legali. Il provvedimento, secondo quanto riportato da World of Apple, è una misura finalizzata ad eliminare l’aspetto emotivo dalla negoziazione. L’accordo andrà preso solo ed unicamente sulla base di considerazioni di carattere legale ed eventualmente in base alla valutazione di potenziali proposte economiche.
L’esito della trattativa non è per nulla scontato. Ad Apple conviene senza dubbio chiudere la partita, anche se questo significasse spendere bei soldoni per convincere la Psystar a smantellare baracca e burattini. Per contro il produttore di cloni sembra averne fatto una questione di principio, forse grazie al sostegno di qualche misterioso “supporter” (è la teoria del complotto di Apple, secondo cui dietro a Psystar ci sarebbero produttori concorrenti dell’azienda di Cupertino). Ne vedremo ancora delle belle.