Apple si appresta ad aprire il primo flagship Store in Cina, sollevando polemiche per l’ennesima multinazionale che apre in occasione dei giochi olimpici (ricordiamo che la Cina è stata giustamente bersagliata dalle critiche per il mancato rispetto delle convenzioni sui diritti umani).
Il nuovo Apple Store aprirà insieme ad altri 300 negozi (in totale di 800.000 metri quadrati) di importanti brands mondiali come Starbucks e Adidas in Quianmen Street, il grande viale che si origina dalla storica Piazza Tienanmen proseguendo verso Sud e che il governo di Pechino ha deciso di rinnovare completamente in occasione delle imminenti Olimpiadi.
I lavori di rinnovamento della strada e degli edifici, per i quali sono stati stanziati circa 40 milioni di dollari, sono ancora in corso e prevedono tra l’altro la ristrutturazione del vecchio teatro dell’Opera e delle facciate dei palazzi storici costruiti negli anni ’20 e ’30: l’apertura del nuovo Corso commerciale e degli stores che vi si affacciano è prevista per maggio.
Il nuovo Apple Store, secondo quanto riportato da ifoApple, si integrerà nell’architettura pre-esistente contravvenendo alla tradizione di Apple di far progettare i propri Stores dai più noti architetti del mondo.
L’azienda di Cupertino ha colto al volo l’occasione irripetibile rappresentata dai 300 milioni di turisti che affolleranno Pechino in occasione delle Olimpiadi 2008 per dare il via alla propria espansione nel promettente mercato del gigante rosso: il punto vendita di Beijing potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di Apple Store cinesi, infatti, e l’arrivo di iPhone nella Repubblica Popolare potrebbe aiutare la Mela a conquistare davvero l’Estremo Oriente.
Noi italiani non possiamo che sospirare ogni volta che un nuovo Apple Store viene aperto in qualche altro paese del mondo. Purtroppo nessuno può dirci quando potremo visitare, se mai esisterà, il nuovo Apple Store Milano (o ancora meglio: Apple Store Monte Napoleone) e nemmeno i rumors più audaci suggeriscono che Steve possa decidere a breve di aprire un nuovo Store in Italia.
Una nota per i nostri lettori meneghini e toscani: né Via Paolo Sarpi né Prato rientrano fra le location previste da Apple per la propria road map di espansione verso oriente.
Perchè bisogna boicottare la Cina?
Cos’ha fatto e cosa fa di male che non facciano altri paesi?
Qualcuno si è reso conto che boicottare le produzioni cinesi significa boicottare gli interessi occidentali?
Se si boicotta la Cina allora agli U.S.A. cosa bisogna fare? In molti suoi stati vige la pena di morte. Chi si iscrive al partito comunista od era un ex comunista è poco gradito od addirittura non viene fatto entrare o espulso. Oppure scatena guerre senza motivi se non quelli economici. Applica embarghi su alcuni paesi facendo crescere solo la povertà nella gente comune.
Quindi meditate gente, meditate.
Ragazzi io sono d’accordo con voi , innegabile che però la cina abbia qualche colpa sul groppone… e non abbia regolarizzato la propria posizione riguardo a pena di morte e diritti civili nonostante l’arrivo delle Olimpiadi…
I boicottaggi sono una stupidaggine. Ma qualche riflessione bisogna farla.
Anche “soft” come ha fatto Camillo Miller, che ha avuto il merito e la sensibilità di inserire un inciso un po’ più ATTUALE in un articolo tecnico come questo.
Così si fa il giornalismo! Così si porta la gente a riflettere. Bravo lo staff di The Apple Lounge, queste sono quelle piccole cose per le quali vale la pena venire a leggere da voi qualcosa che si può trovare anche altrove (ma non sempre).
Un giornalismo consapevole chiama un pubblico consapevole. E allora continuate a viziarci con queste “chicche”.
Grazie Erik!!