Guai in vista per la Apple che potrebbe rischiare una nuova Class Action riguardante il servizio Apple Care+. Di cosa si tratta più nello specifico? La casa di Cupertino garantisce, tramite il servizio Apple Care+, la sostituzione di iPhone danneggiati con i modelli ricondizionati che si ritrovano ad essere equivalenti in affabilità e prestazioni a quelli nuovi.
Questo quindi è quanto più volte la Apple ha voluto ribadire su tale servizio e perché quindi potrebbe ritrovarsi ad essere coinvolta in una nuova Class Action? Con quest’ultima si intende una protesta da parte di utenti, una vera e propria denuncia ai fini legali, contro un produttore che non ha adempito correttamente al proprio compito.
In questo caso l’accusa che viene fatta alla Apple è di non poter definire iPhone ricondizionati, quindi di seconda mano, equivalenti in prestazioni ed affidabilità a quelli nuovi.
Questo perché alcuni utenti che si sono affidati al servizio Apple Care+ si sono ritrovati con iPhone ricondizionati non all’altezza, anzi fornivano prestazioni alquanto altalenanti e con dei problemi costanti. Ora tutto sarà nelle mani del giudice che dovrà cercare di capire se effettivamente quanto detto dalla Apple sui dispositivi ricondizionati sia vero, quindi iPhone di seconda mano che si presentano identici in prestazioni ed affidabilità a quelli nuovi.
Se alla fine la risposta sarà negativa, ecco che si darà vita ad una nuova Class Action e la casa di Cupertino dovrà essere giudicata dalla Corte. Indubbiamente ciò comporterebbe un danno di immagine non indifferente e l’incertezza legata all’effettiva affidabilità degli iPhone ricondizionati. Nelle prossime settimane sicuramente si scoprirà qualcosa di più su tale vicenda ed una risposta potrebbe arrivare proprio nel momento in cui la Apple si ritroverà a presentare al mondo intero il nuovo iPhone 7.