Si aggiunge in queste ore un nuovo capitolo alla saga che vede come protagonisti gli sviluppatori di iOS e Lodsys. La compagnia, che detiene un brevetto legato alle procedure di acquisto in-app tanto care ad Apple e ai suoi developer, ha depositato una denuncia contro 7 sviluppatori di iOS. Questa è seguita all’invio di lettere in cui gli sviluppatori venivano invitati a rimuovere gli acquisti in-app dalle loro applicazioni. Dopo avere scoperto che uno studio legale del Michigan ha intenzione di far invalidare l’accusa di Lodsys (allontanandola dal Texas, dove pare i giudici abbiano una certa clemenza verso i troll), anche Apple ha deciso di scendere attivamente in campo al fianco degli sviluppatori.
Apple ha sostanzialmente richiesto alla corte di entrare nel processo nonostante non sia direttamente coinvolta dall’accusa. L’azienda di Cupertino sostiene di avere già pagato per la licenza del brevetto di Lodsys, e ritiene che questo sia sufficiente per evitare agli sviluppatori il pagamento della stessa licenza.
Apple sta cercando di spalleggiare i developer colpiti dalla causa, e pare che il supporto di Cupertino si farà sentire non solamente per via legale, ma anche economica. Come sottolineato da FOSS Patents Apple potrebbe rimborsare completamente le spese processuali dei suoi sviluppatori: Apple sostiene esplicitamente che gli sviluppatori accusati siano individui o piccole entità con meno risorse di Apple e la mancanza di informazioni tecniche, abilità e incentivi per proteggere adeguatamente i diritti di Apple come previsti dagli accordi di licenza.
Ci sono buone probabilità, riporta sempre FOSS Patents, che Apple venga ammessa al processo, nonostante pare scontato che Lodsys si opporrà alla richiesta. Si tratta di un’altra buona notizia per gli sviluppatori che, senza l’aiuto di Apple, avrebbero rischiato veramente di venire schiacciati dalle risorse di Lodsys.
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