Apple recluta ex-dipendenti di Google per le proprie mappe

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Sembra ormai indubbio che quello che Apple dovrà combattere, nei prossimi mesi, sarà una sorta di “Mapgate“, legato alle opinioni contrastanti e alle numerose lamentele degli utenti che hanno visto sparire le mappe di Google dai propri dispositivi con l’aggiornamento ad iOS 6, a favore del nuovo prodotto mappe made in Cupertino; prodotto che, tra l’ilarità e lo sdegno, è stato accusato d’essere prematuro ed inadeguato alle esigenze di un mercato così ampio qual è quello degli iDevice.

Il sito TechCrunch afferma che Apple sta facendo pressione su alcuni dipendenti di Google affinchè passino nell’azienda di Cupertino, il tutto con lo scopo di migliorare il proprio servizio di mappe.

La mia fonte – un imprenditore che lavorava su Google Maps nel processo di integrazione di Street View e dati di terze parti per migliorare la copertura europea, così come nello sviluppo della navigazione turn-by-turn – afferma che quando [Google] ha iniziato a spostare l’attenzione sulle mappe di luoghi interni, le cose si son fatte molto meno interessanti e molti hanno iniziato a cercare nuove opportunità di lavoro altrove.

Il lancio delle Mappe di Apple, avvenuto la scorsa settimana con il rilascio di iOS 6, è stato seguito da un’ondata di critiche riguardo la qualità dei dati in molte parti del mondo. Apple ha pubblicato una serie di annunci di lavoro nel settore “mappe” nelle ultime settimane; considerate le vicende di Google, non sopreprende che molti candidati qualificati che hanno bussato alle porte di Cupertino abbiano lavorato già nell’azienda di Brin e Page.

Una serie di rumors afferma che Google ha già inviato ad Apple la propria applicazione mappe nativa per iOS, nonostante Jim Dalrymple di The Loop abbia smentito la notizia. La prospettiva più realistica al momento è che Google sia ancora al lavoro sulla sua applicazione, che potrebbe apparire su App Store “prima di Natale”.

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