Qualcomm ed Apple sono arrivate alla resa dei conti. Non ci voleva certo un mago per capirlo, ma adesso è palese a tutti la situazione. Qualcomm, dal canto suo, attacca Apple sul fronte pagamenti. Pochi giorni fa ha comunicato alla Casa di Cupertino che non ha intenzione di pagare più alcun tipo di revenue per ciascun iPhone venduto.
Apple, quindi, ha fatto sapere a Qualcomm che non vuole pagare più alcun tipo di revenue fino al punto in cui questa controversia non avrà un esito. Nel corso della sua prima denuncia, Apple aveva attaccato Qualcomm. Infatti, sosteneva che Qualcomm aveva chiesto pagamenti per royalties relativi a brevetti su cui non vantava alcun diritto. Addirittura sarebbe stato chiesto oltre 1 miliardo di dollari per garantire le forniture dei processi baseband relativi agli iPhone.
Secondo Apple, Qualcomm avrebbe anche incrementato i prezzi in modo illecito in confronto alla concorrenza. Gli avvocati di Apple parlano di un poter di monopolio molto forte, a costo di non rispettare gli accordi FRAND. Qualcomm ha negato ovviamente tutte le accuse. Al tempo stesso, ha affermato come Apple volesse inferiori costi di licenza. Trentacinque difese per le più eclatanti accuse lanciate da Apple. Anzi, sarebbe la stessa Apple a venir meno agli accordi di cooperazione tra i due colossi.