Apple ha registrato un altro trimestre record: 6,9 milioni di iPhone 3G e 2,6 milioni di Mac venduti. Il fatturato registrato nel trimestre finale dell’anno fiscale 2008 è stato di 7,9 miliardi di dollari, mentre il guadagno per il periodo si attesta sugli 1,4 miliardi di dollari. In termini percentuali i 2.611.000 di computer Mac venduti rappresentano una crescita del 17% rispetto al medesimo quarto dello scorso anno. Il mattatore della conference call (a cui era presente in via straordinaria anche Steve Jobs, solitamente assente in queste occasioni) è stato, come prevedibile, iPhone 3G le cui vendite hanno superato quelle dell’acerrimo rivale BlackBerry.
Apple ha venduto 6,982,000 iPhone 3G, una cifra non molto lontana da quella empiricamente pronosticata qualche tempo fa dai preparatissimi analisti “amatoriali” di Seeking Alpha. Proprio come prevedevano Andy Zaky e Turley Muller, una volta sommate le vendite di iPhone 3G a quelle di iPhone EDGE fino a giugno 2008, Apple ha potuto annunciare il superamento della soglia dei 10.000.000 di iPhone venduti nell’anno in corso, con ben due mesi di anticipo e le festività alle porte. Ma iPhone ha fatto felice papà Steve anche per un altro traguardo storico che l’iCeo non ha mancato di far notare con soddisfazione durante la conferenza stampa: “abbiamo venduto più telefoni di RIM“.
Ottime notizie anche dal reparto iPod dove si registra una crescita dell’8% nelle vendite rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno, con 11.052.000 unità vendute. La crescità degli iPod, come spiegato più volte da Steve Jobs, è un continuo alternarsi di plateau e e picchi di crescita in prossimità delle festività e a seguito del lancio di una nuova linea. Il trimestre caldo per questo tipo di prodotto sarà dunque il prossimo, il Q1 ’09.
Steve Jobs ha saputo anche parlare di crisi rassicurando gli investitori in maniera chiara e diretta:
“Non sappiamo ancora come questa crisi economica potrà influire su Apple. Ma siamo armati con la più solida linea di prodotti della nostra storia, con i dipendenti di maggior talento e i migliori clienti di tutto il settore. E 25 miliardi di dollari al sicuro in banca con zero debiti.”
A buon investitor poche parole, insomma. A Peter Oppenheimer è toccato invece l’ingrato compito di produrre una previsione comunque prudente, per non dire mogia, sui risultati del prossimo trimestre fiscale: il fatturato obbiettivo sarà ricompreso fra i 9 e 10 miliardi di dollari con un guadagno per azione compreso fra 1,06$ e 1,35$. Oggi avremo modo di scoprire come avrà reagito il mercato. Alla chiusura del Nasdaq, prima della conference call di ieri, il titolo AAPL si era attestato sui 91,49$, registrando dunque un calo del 6,95%. L’aftermarket, al momento in cui scriviamo fa però ben sperare: il titolo è salito a circa 103$, con un balzo verso l’alto del 12%.
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