L’idea di Cupertino è quella di far tornare nelle tasche degli investitori circa 100 miliardi di dollari entro la fine del 2015, una cifra che ammonta a più del doppio di quanto preventivato da Apple nell’ambito del capital return program avviato di questi tempi nel 2012.
Il piano prevede in primis un intensificazione del piano di stock buyback del titolo Apple, che passa dai 10 miliardi inizialmente stanziati dal Consiglio di Amministrazione a 60 miliardi. Una cifra mai stanziata prima da un’azienda per un piano di questo tipo ed Apple ci tiene a sottolinearlo nel suo comunicato.
Congiuntamente a questa decisione di aumentare la spesa nel ri-acquisto delle azioni, il CdA Apple ha approvato anche un aumento del dividendo pari al 15%. Ora per ogni azione posseduta alle scadenze prefissate (la prima è il 16 maggio 2013), gli investitori si troveranno in cassa 3,05$. Anche in questo caso il comunicato non manca di sottolineare che Apple paga uno dei dividenti più alti del mondo, con un esborso di 11 miliardi all’anno.
Se Wall Street è andata in brodo di giuggiole per la notizia agli utenti comuni che della borsa non si curano farà invece più piacere sapere che cosa ha detto un Cook particolarmente ottimista sui futuri prodotti e servizi Apple per la stagione 2013 e 2014.
Caspita … anche la Apple si da al finanziario invece di sfornare tecnologia
Tim Cook sta uccidendo Apple regalando preziosi soldi ai ladri di Wall Street.
Tim Cook va licenziato immediatamente!
Ha fatto solo danni e se continua così Apple crolla davvero.