Apple ha più soldi di tutte le altre aziende (non finanziarie) assieme

di Redazione Commenta

Quando si tratta di denaro contante, Apple è la prima della classifica. Seguita da Microsoft e Google, l'azienda di Cupertino ha una quantità di soldi che fa rabbrividire: 178 miliardi di dollari.

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Apple ha riscosso, soprattutto negli ultimi anni, un grandissimo successo. Non solo legato alla sua immagine, ma soprattutto alle sue casse. L’azienda di Cupertino aveva infatti 178 miliardi di dollari cash nelle proprie casse. Una mole di danaro tale che secondo Moody supererebbe quella delle maggiore aziende americane messe insieme.

Apple è l’azienda con più denaro contante disponibile nelle sue casse di tutti gli Stati Uniti, e lo è dal 2011. Moody, che ha studiato la situazione, spiega che Apple controlla circa il 10 percento di tutto il contante delle aziende che sono state prese in esame.

Volete fare dei paragoni? Microsoft ha 90.2 miliardi di dollari nelle sue casse, ed è in seconda posizione rispetto ad Apple. Google è al terzo posto con 64.4 miliardi di dollari. Tra i primi dieci compaiono poi Pfizer, Cisco, Oracle, Johnson & Johnson, Qualcomm, Medtronic e Merck.

Il denaro contante nelle casse di Apple ha anche visto picchi maggiori rispetto a quello attuale. Nel trimestre di marzo ha raggiunto 194 miliardi di dollari, 171 dei quali sono preservati al di fuori degli Stati Uniti. Si tratta di una pratica messa in atto non solo da Apple ma anche da altri big dell’industria americana, che si rifiutano di far rientrare i soldi sul suolo statunitense per evitare di pagare tasse troppo salate. Apple e altre aziende hanno spesso chiesto al governo americano un periodo di tregua dalle tasse durante il quale permettere il rientro dei soldi senza grosse spese, ma fino ad ora queste richieste non hanno portato ad alcun risultato.

Il 27 aprile Apple ha annunciato che distribuirà ai suoi investitori altri 50 miliardi di dollari, così da raggiungere un totale di 200 miliardi di dollari ridistribuiti agli azionisti entro la fine di marzo del 2017.

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