Dopo la conference call di ieri sera (ore italiane) durante la quale Apple ha annunciato i risultati strabilianti (che hanno segnato un nuovo record) dell’ultimo trimestre fiscale, analizziamo quali sono state le reazioni delle più autorevoli voci della finanza a Wall Street. Il trimestre di marzo ha stabilito un nuovo record per le vendite di Mac, mentre per il settore mobile ha permesso di raggiungere circa 190 milioni di dispositivi iOS venduti nel mondo.
Mark Moskowitz di J.P Morgan ha rilasciato una nota agli investitori in tarda serata nella quale prevede un rimbalzo delle azioni di Apple nel momento in cui gli investitori riacquisteranno confidenza per la continua crescita di Apple. Una specie di boomerang, quindi, che potrebbe ritorcersi addirittura contro l’azienda di Cupertino, la quale ha segnato un nuovo record con una crescita dell’83% anno su anno (“troppo grande per ignorare come Apple sfidi la legge di gravità”, ha scritto Moskowitz).
L’ascesa di Apple viene definita dall’analista come “la storia di una crescita magica nell’industria tecnologica” che non ha precedenti. L’azienda di Cupertino sembra non aver mai subito gli effetti della crisi mondiale che affligge il nostro pianeta da qualche anno a questa parte. La crescita straordinaria dell’ultimo trimestre ha portato Moskowitz a rivedere la previsioni per il prossimo trimestre fiscale, fissando gli EPS (Earnings Per Share) a 5,55 dollari rispetto alla stima precedente di 5,35 dollari (come da immagine).
Anche Katy Huberty di Morgan Stanley sostiene la linea di Moskowitz, mostrando anche qualche preoccupazione che potrebbe impedire ad Apple di continuare la sua ascesa: la mancata presentazione di un nuovo iPhone a giugno (Reuters confermerebbe che non ci sarà alcun nuovo iPhone prima di settembre) e il mancato supporto a breve termine per le reti cellulari di nuova generazione (LTE) potrebbe infastidire gli investitori.
Non poteva mancare il parere di Gene Munster. L’analista di Piper Jaffray, infatti, in una nota agli investitori invita a continuare a credere e a investire nelle azioni Apple, sottolineando come questo trimestre sia stato “mostruoso” nonostante la carenza di scorte di iPad 2. Anche Munster è d’accordo sul fatto che probabilmente non ci sarà nessun iPhone 5 a giugno e ciò potrebbe causare un calo del 3% dei ricavi (trimestre su trimestre) per il trimestre di giugno.
Il CEO ad interim Tim Cook, inoltre, ha sottolineato durante la conference call che i dipendenti dell’azienda vedono costantemente Steve Jobs e che il co-fondatore di Apple riprenderà il suo ruolo quanto prima sarà possibile.
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