Apple e Nike hanno messo fine alla class action contro FuelBand scendendo a patti con l'accusa in cambio di un buono da spendere nei Nike Store. Le due aziende erano accusate di non avere correttamente descritto la sensibilità di FuelBand nel misurare calorie consumate e passi effettuati.
Apple e Nike hanno messo fine ad una class-action contro le due aziende che era cominciata ancora due anni fa. La causa legale accusava Apple e Nike di false dichiarazioni. Secondo l’accusa, le due aziende non avrebbero descritto in maniera verosimile il funzionamento di Nike FuelBand, e la precisione con la quale il dispositivo era in grado di misurare passi, calorie consumate e NikeFuel guadagnati.
Apple e Nike hanno messo fine alla class-action scendendo a patti con l’accusa. Gli acquirenti che hanno comprato un FuelBand tra il 19 gennaio 2012 e il 17 giugno 2015 possono quindi chiedere un rimborso di 15 dollari o una carta regalo dal valore di 25 dollari da utilizzare negli store di Nike negli Stati Uniti o a Puerto Rico, o sullo store online di Nike. Il numero di richieste che un utente può inviare all’azienda dipende dal numero di FuelBand acquistati. Le richieste per i buoni possono essere inviate entro il 4 gennaio 2016.
Apple è stata inclusa insieme a Nike nella class-action, ma sarà solo Nike a pagare i buoni sconto e tutte le spese del processo. Apple ha terminato la vendita dei Nike+ FuelBand e di altri dispositivi per il fitness sia negli Apple Retail Store che sull’Apple Online Store. La decisione, presa lo scorso marzo, ha permesso ad Apple di concentrare l’attenzione degli acquirenti su Apple Watch, che presenta funzioni di tracking del fitness che sono paragonabili a quelle dei dispositivi concorrenti.
Apple Watch, infatti, è in grado di misurare i passi compiuti in una giornata, il numero di calorie bruciate nel corso di un giorno e può persino misurare il battito cardiaco utilizzando un sensore montato sulla sua scocca posteriore.