Dopo la prima udienza, i rappresentanti di Apple e Google sono stati convocati di nuovo presso la corte del Senato USA per fare chiarezza sulle modalità con le quali le aziende informano i loro clienti circa le politiche di localizzazione e successivamente salvano e/o trasmettono a terzi tali informazioni.
A distanza di circa una settimana, quindi, due tra le più importanti aziende degli Stati Uniti (alle quali si aggiungerà anche Facebook) saranno presenti a Washington nella giornata di giovedì per essere ascoltati dai Senatori in carica nell’attuale governo Obama.
L’argomento dell’udienza, come saprete, riguarda “la privacy e la protezione del consumatore nel mercato mobile”, argomento molto caro agli utenti (soprattutto quando si tratta di informazioni sulla posizione) che sembrano non essersi mai accorti che andare in giro con un telefono in tasca li rende “localizzabili” dal proprio operatore telefonico (indipendentemente dalla loro volontà) in ogni caso.
L’udienza, tenuta da Jay Rockefeller, vedrà come testimoni Bret Taylor (CTO di Facebook), Catherine Novelli (VP di Apple per gli affari governativi mondiali), Alan Davidson (Direttore Google per la politica pubblica nelle Americhe), Morgan Reed (Direttore esecutivo della Associazione per la Tecnologia Competitiva) e Amy Guggenheim Shenkan (Presidente e COO di Common Sense Media). Oltre a loro sarà presente anche David Vladeck, Direttore dell’ufficio per la protezione dei consumatori presso la Federal Trade Commission.
Mancheranno, invece, i rappresentanti del Dipartimento di Giustizia (presenti nella prima udienza) e di Microsoft (che comunque gestisce informazioni di localizzazione nei dispositivi con sistema operativo Windows 7 Mobile).
Nell’immagine di apertura potete vedere Guy L. “Bud” Tribble, Apple VP per la Tecnologia Software, durante la testimonianza delle prima udienza, il quale sostiene che l’azienda che rappresenta non ha mai tracciato la posizione di un individuo.
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