Qualche tempo fa vi parlavamo dell’impressionante crescita di Apple nel settore PC. Secondo i dati, allora ancora preliminari all’analisi complessiva, diffusi dall’NPD Group, il market share di Apple ha raggiunto quota 14% alla fine del primo trimestre 2008. Oggi eweek fa notare un particolare ancora più sorprendente: secondo i dati complessivi relativi a tale trimestre Apple detiene nientemeno che il 66% del mercato statunitense dei computer cosiddetti “premium”, ovvero i “PC” il cui costo supera i 1000$.
I dati sono peraltro arrotondati per difetto in quanto l’analisi di NPD group è limitata al circuito retail e non prende dunque in considerazione tutti i Mac venduti sull’Apple Store on-line. Se limitiamo il campo ed andiamo ad analizzare solo il settore desktop “Premium” la quota di mercato sale ancora e iMac e Mac Pro spadroneggiano con un impressionante 70%.
Ciò che non traspare da questi dati è la notevole crescita di Apple in questo specifico settore negli ultimi due anni. Nel 2006 la quota di mercato si attestava sul 16%, nel 2007 arrivò al 57% e oggi infine è più che quadruplicata.
Come accade per tutte le statistiche di mercato, è difficile trarre delle conclusioni a partire dai meri numeri, ma anche da questi semplici dati si possono eviscerare delle importanti considerazioni di massima. Prima di tutto è ovvio che il passaggio all’architettura Intel abbia spinto un maggior numero di utenti a scegliere Mac, magari allettati dalla possibilità di utilizzare anche Windows alla bisogna.
Poiché i dati sono riferiti solamente al circuito retail, ovvero ai cosiddetti esercizi commerciali brick & mortar, si evince da queste statistiche l’importante ruolo degli Apple Store – luoghi che non si limitano alla semplice vendita di materiale informatico – nel marketing dei prodotti di Cupertino. Basta dare un’occhiata ai video relativi all’apertura del nuovo Flagship Store di Boston per capire cosa di cosa si sta parlando.
Infine risulta comprensibile la scelta di Apple di lanciare nuovi prodotti in questa fascia di prezzo (vedi il MacBook Air) con la relativa sicurezza di chi sa di rivolgersi ad un pubblico che chiede semplicità di utilizzo e prestazioni. Che ne sarà invece del povero Mac Mini, l’unico computer sotto la fatidica soglia dei 1000$? Un rinnovamento o l’ampliamento della gamma di computer entry level economici potrebbe spingere molto di più Apple anche in questo settore, dove però contano moltissimo le dinamiche commerciali business-oriented. Appartengono a questa fascia di prezzo infatti la stragrande maggioranza dei PC acquistati da piccole e grandi aziende. Allo stesso tempo Apple dovrebbe trovarsi ad avere a che fare con margini ampiamente ridotti e una gestione dei costi molto più complicata. Avete mai pensato quanto il basso costo di PC portatili o desktop sia possibile anche grazie alle presenza di tutti quei programmi indesiderati preinstallati che chiedono insistentemente di essere registrati (il cosiddetto crapware), o ad altre dinamiche di marketing semi-occulto che degradano irrimediabilmente la user experience, completamente estranee alla filosofia Apple?
[via]