I joypad compatibili con iPhone e iPad lanciati nelle ultime settimane hanno una caratteristica in comune: costano troppo. Apple, però, ha cambiato la sua politica per la produzione di accessori compatibili con i suoi iDevice, abbassando la quota che i produttori devono pagare ad Apple per sfornare joypad MFi, accessori AirPlay e controlli elettronici di qualsiasi genere.
Benché non sia noto di quanto le tariffe siano state diminuite, sembra inevitabile che l’operazione possa portare, sul lungo termine, ad una diminuzione del prezzo degli accessori ritenuti spesso troppo costosi. L’operazione potrebbe anche ingolosire nuove aziende, potenzialmente spaventate da un costo troppo alto per la produzione degli accessori.
Apple richiede ai produttori di accessori certificati per iPhone che paghino una quota per ricevere la certificazione MFi (Made for iPhone/iPad/iPod). Il programma permette ai produttori di accedere a componenti hardware, tool e documenti ufficiali di Apple, oltre al supporto tecnico di Cupertino. A questo si aggiunge la sponsorizzazione dei prodotti, che finiscono sugli scaffali degli Apple Retail Store.
Creata per la prima volta nel 2005 (Made For iPhone), la certificazione di Apple è rimasta (almeno in termini economici) un mezzo segreto. Si racconta che possa costare al produttore 10 dollari per dispositivo, o fino al 10% del costo di mercato dell’accessorio.
Apple, nel corso degli anni, avrebbe ridotto il costo dell’accessorio, fino a raggiungere i 4 dollari per unità. Alla Worldwide Developer Conference della scorsa estate, Apple ha esteso il programma MFi anche ai controller compatibili con iOS, e uno sparuto gruppo di aziende si è tuffato nel mercato con controller di qualità discreta e dal prezzo decisamente alto (soprattutto se paragonato con le alternative disponibili anche per le console casalinghe di ultima generazione).
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