Apple aumenta la tariffa del Developer Program in Germania e Regno Unito

apple developer program

È appena cominciato l’anno nuovo, e Apple pare aver deciso di modificare il costo di alcuni suoi servizi. In questo caso si parla della tassa annuale necessaria per aderire al Developer Program, il programma che dà tutti gli strumenti per sviluppare applicazioni su iOS e Mac e pubblicarle all’interno degli App Store relativi. Il blog tedesco Apfelpage, primo a riportare la cosa, parla di un aumento di prezzo che in Germania ha portato la tassa a 99€ annuali, quindi 19€ in più rispetto ai precedenti 80. È verosimile che il cambio di prezzo tocchi pian piano tutti gli altri mercati europei. 

Si tratta di un aumento che, oltre alla Germania, ha riguardato anche il Regno Unito: lì, il prezzo è salito da 60 a 79£ all’anno. Il prezzo del Developer Program nei paesi europei, in questo modo, arriverebbe ad essere pari o poco superiore di quello statunitense, dove sono richiesti 99 dollari all’anno.

Ma gli aumenti non riguardano soltanto il Developer Program: i prodotti fisici di Apple stanno aumentando il proprio costo in diversi paesi. Apple Toolbox riporta che la casa di Cupertino ha aumentato i prezzi di Mac, iPhone e iPad in Turchia, un paese in cui i device Apple hanno già tra i prezzi più alti al mondo. E anche in Norvegia, a quanto pare, sta succedendo una cosa simile, con i nuovi iMac con Retina Display e iPhone 6 che stanno vedendo rispettivamente aumenti dell’8.3 e del 12% (anche se l’aumento maggiore lo registra il MacBook Pro con Retina Display, che va da 10.790 a 12.590 kr, quasi il 14% in più).

Non è la prima volta che Apple aumenta i prezzi dei suoi prodotti in conseguenza ai movimenti delle valute in giro per il mondo, e il motivo delle variazioni di cui sopra è da ricercarsi probabilmente negli indebolimenti della lira turca e della corona norvegese.
Vedremo se e quando l’aumento dei prezzi del Developer Program toccherà gli altri paesi europei.

via | Mac Rumors

2 commenti su “Apple aumenta la tariffa del Developer Program in Germania e Regno Unito”

  1. Anche fossero 300euro/anno o 500euro/anno sarebbero comunque pochi per chi vuole fare veramente lo sviluppatore.
    Se uno sviluppatore guadagna meno di 25-40mila euro l’anno al netto delle tasse.. farebbe meglio a smettere. A meno che uno non lo faccia solo per hobby senza pensare al ritorno economico.
    E’ semplice, se si guadagna meno di uno stipendio medio all’anno non ha senso continuare. O si riescono a fare prodotti validi che la gente acquista o tanto vale lasciar perdere. E questo per i freelance. Anche la più piccola software house che può andare da 2 o 3 persone a 10-15 di media per forza di cose con i costi e le tasse specie in Italia avrebbe bisogno di guadagni annuali al netto di non meno di 200-300mila euro (e si farebbe la fame in pratica con poco più di un piccolo stipendio per dipendente). Altrimenti il lavoro neanche si ripaga e si va in perdita.
    Chi si lamenta, e c’è chi si lamentava già prima figurarsi adesso, per la tariffa annuale di abbonamento sviluppatori di Apple è evidente che non abbia mai lavorato in vita sua e vive fuori dalla realtà non rendendosi conto di come funzionano le cose. Senza Apple pensare di aprire un negozio in proprio per gestire le vendite… costi ben più alti della tariffa, eh.. a parte che poi comunque tutto quello che è Apple sarebbe escluso.
    Ma lo stesso vale per Steam.
    Android conta per la pubblicità. Perchè con la pirateria al 90% di guadagni su Android anche le più grandi software house pur mettendo pubblicità in tutte le app di guadagni comunque ne fanno pochi.

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    • a prescindere da questo.
      Per pubblicare sul play store bastano 25 dollari una tantum.
      Per pubblicare sull’app store di apple 99 dollari l’anno (a quanto pare in aumento).
      Personalmente sono d’accordo con te, per uno sviluppatore sono pochi soldi ed è un investimento (hai un po’ sparato numeri a caso per quanto riguarda i guadagni, hai infatti dato per scontato che chi pubblica app ha un’azienda da mantenere cosa non sempre vera, infatti di piccoli sviluppatori ce ne sono una marea e la maggior parte di essi lo fa come “secondo lavoro” per integrare qualcosina e in questo caso anche 500 € al mese al netto delle tasse (6’000 € l’anno se preferisci) vanno più che bene per continuare, quando c’è l’affitto di mezzo poi sono sempre ben accetti dei soldi che entrano… dal tuo discorso sembra, se ho frainteso perdonami, che tutti gli sviluppatori guadagnino uno stipendio pieno (2000-3000 € al mese sono più di uno stipendio medio di uno sviluppatore) cosa spesso falsa), e in questo periodo dove il settore mobile è in crescita conviene pubblicare su più store possibili (a prescindere da quanto ne ricaverai avrai comunque più potenziali clienti che possono farti pubblicità che è la cosa più importante).
      Nello stesso tempo è anche vero che tra play store e app store le differenze non sono così evidenti in fatto di quantità di pubblico (si vedono leggermente quando si va a vedere gli acquisti ma la differenza è comunque minima). Gli incassi pubblicitari (presenti sia sull’app store, sia sul play store) che evidentemente portano i guadagni maggiori sono all’incirca allo stesso livello.

      Non ho metri di valutazione per la pirateria ma ti posso assicurare che anche senza jailbreak la pirateria c’è sia su android sia su ios ed è piuttosto diffusa. Nel bene e nel male un po’ bisogna conviverci cercando di fare app poco piratabili e aggiornandole spesso (in modo che la pirateria non riesca a star dietro e che chi vuole usare bene la tua app debba o comprarla, o utilizzare una versione gratuita con pubblicità o aspettare ogni volta la versione piratata, scaricarla manualmente e aggiornare tutto manualmente cosa che a lungo andare può essere scomoda sia su ios sia su android)

      E ripeto, per quanto mi riguarda sono d’accordo con te, se non riesci neanche a recuperare i soldi dell’iscrizione tanto vale che smetti di pubblicare le app sullo store.

      Nello stesso tempo il mio pensiero va anche agli studenti che sviluppano del software valido ma non vogliono rischiare 99 dollari, oppure che non hanno una carta di credito (tanto per la cronaca, sul play store viene richiesto solo un conto corrente, e con le banche se non offri garanzie in italia la carta di credito equivale ad un prestito quindi non te la concedono). Ho parlato di studenti ma stesso discorso si potrebbe fare per hobbisty.

      Perchè non è detto che software fatto da studenti e/o hobbisty sia scadente.
      Perchè parlo così anche se non sono tra loro? Perchè in passato sono stato studente. Si inizia così a fare gli sviluppatori, come studenti o per hobby non vedo quindi perchè tagliare le gambe a queste categorie per un centinaio di dollari.

      Intendiamoci, apple a differenza di google in quei 99 dollari offre parecchi servizi aggiuntivi (sempre di ottima qualità), 99 dollari o anche leggermente di più li pago tranquillamente (ripeto, per me sono un ottimo investimento), ma quanto meno se fossi un’azienda come apple offrirei un canale speciale per gli studenti (come fa anche microsoft, che offre un anno gratuito, anche se anche lì c’è l’inganno… infatti microsoft come apple richiede la carta di credito, cosa che per gli studenti negli stati uniti sarà anche semplice da ottenere ma che in italia è molto difficile da ottenere).

      Per il discorso carta di credito, so che apple accetta anche alcune carte prepagate ma richiede poi l’invio di documenti che provino la maggiore età. Al contrario microsoft non permette assolutamente l’iscrizione al programma (offre un anno gratuito ma non permette di usufruirne) quindi è quasi una truffa.

      So tutto questo perchè mio figlio maggiorenne sta cercando di pubblicare alcune app fatte da lui nei vari store. Per quanto riguarda apple ci siamo riusciti e le sue app sono riuscite a recuperare il costo di 99 dollari dopo 2 mesi circa (non ricava tantissimo quindi per lui il costo è abbastanza alto, e nonostante questo è riuscito a recuperare il costo annuale). Per quanto riguarda google è stato tutto molto più semplice, ha pagato una volta e ha aspettato l’arrivo di una cartolina per poter ritirare i guadagni.
      Per microsoft invece abbiamo dovuto rinunciare, non accettava nè la sua carta prepagata, nè la sua carta bancomat e neanche la mia carta di credito (perchè doveva essere intestata a lui) e la nostra banca non ha voluto concedergliela.

      Questo per farti vedere anche un punto di vista diverso. I giovani sono il nostro futuro, se tagliamo loro le gambe ancora prima di iniziare (facendo pagare troppo un’iscrizione annuale che tutto sommato potrebbe tranquillamente costare meno), non potranno andare avanti da soli nella propria vita. Mio figlio è stato fortunato, se la nostra famiglia non si sarebbe potuta permettere di dargli un centinaio di euro da investire non avrebbe neanche potuto iniziare. E le famiglie che non possono permettersi di investire neanche un euro in questo periodo di crisi ce ne sono tante.

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