Apple prosegue nei suoi progetti di espansione cinese con l’apertura di due nuovi Store nella Repubblica Popolare.
I due nuovi punti vendita, secondo quanto scrive Reuters in proposito, avranno una valenza particolare, perché sorgeranno a Shenzhen e Chengdu, città che ospitano due dei più grandi stabilimenti Foxconn.
Lunedì scorso Apple ha depositato presso le autorità di Shenzhen tutti i documenti necessari per aprire un Apple Store all’interno dell’Holiday Plaza, un centro commerciale “di lusso” situato nel distretto di Nashan. Manca soltanto un permesso di compatibilità ambientale e lo Store potrà aprire.
Non è ancora dato sapere invece quale sia la location scelta per lo Store di Chengdu, invece, ma anche in questo caso Apple ha già depositato presso l’Industry and Commerce Administration Bureau tutte le pratiche necessarie già da fine maggio.
Una sorta di filiera cortissima in salsa cinese, insomma, che darà anche ai lavoratori che producono iPad e iPhone la possibilità di visitare uno degli iconici Apple Store che contribuiscono in maniera fondamentale alla commercializzazione del frutto del loro lavoro.
Il problema è che molti degli operai “semplici” di Foxconn, nonostante i recenti aumenti salariali, avranno bisogno di investire ben più di un mese di stipendio se vorranno portarsi a casa uno dei gadget che hanno montato con le loro mani.
D’altro canto anche Shenzhen e Chengdu ora vantano una classe media sufficientemente nutrita da potersi permettere di acquistare beni tecnologici più costosi. Ingegneri, specialisti, dirigenti e più in generale professionisiti dell’industria Hi-Tech che prima, in queste ex-campagne di contadini e pescatori rapidamente convertite all’assemblaggio di precisione, non esistevano e sono arrivati con gli insediamenti Foxconn, azienda per la quale anch’essi, in larghissima parte, lavorano.