Estrarre i dati e analizzarli? È una delle attività e delle figure lavorative più richieste. Si tratta di fondamenti per lo sviluppo futuro di software e dei vari servizi. Poteva Apple non prestarci attenzione? Assolutamente no. Ecco spiegato il motivo per cui ha aperto il portafoglio per acquisire Lattice Data, una società con grande esperienza in fatto di dark data.
Apple e Lattice data: un’acquisizione mirata
Lattice Data si occupa di raccogliere ed analizzare tutta una serie di dati secondari. Questi ultimi vengono realizzati da parte di tante tipologie di processi. Ad esempio, si tratta dei dati che si trovano all’interno delle foto. In molti casi, è complicato estrarre informazioni importanti. Lattice Data ha una grande esperienza in tale attività. Di conseguenza, non poteva non interessare ad Apple.
Ecco a cosa serve questa operazione
Infatti, l’acquisizione di Lattice Data ha lo scopo di ottenere quelle tecnologie necessarie per il miglioramento di vari sistemi. In base alle indiscrezioni che sono state diffuse nel corso delle ultime ore, sembra proprio che Apple abbia sborsato qualcosa come 200 milioni di dollari per concludere tale acquisizione. Le tecnologie che ne deriverebbero potrebbero essere sfruttate in vari progetti. Ad esempio, potrebbero tornare utili per ResearchKit ed HealthKit.
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