Vecchie storie che ritornano, ma che sembrano portare aria di verdetto finale. Già, perché l’aspro contenzioso fra Apple ed Amazon circa l’utilizzo del termine “appstore” sembra aver trovato un primo giudizio giuridico finale.
Era stata Apple a citare Amazon, nel marzo del 2011, per l’uso che l’azienda faceva del termine “app store“, usato per battezzare il nuovo store di applicazioni Android specifiche per il suo tablet.
Il trademark “App Store” era stato riconosciuto all’azienda di Cupertino nel 2010, ma ora Phyllis Hamilton, giudice statunitense di Oakland, California, ha dato ragione con un verdetto ad Amazon.
Nel comunicato rilasciato ieri è infatti dichiarato che non è stato ritrovato nessun presupposto relativo al fatto che “Amazon abbia espressamente o implicitamente comunicato che il suo Appstore per Android possiede le stesse caratteristiche e qualità che i consumatori si aspettano dall’App Store di Apple.”
Naturalmente la decisione del giudice riguarda solo alle accuse di falso rivolte ad Amazon, ma rappresenta certamente un importante passo avanti nella vicenda. Nè il portavoce di Apple né quello di Amazon, contattati da Bloomberg, hanno voluto rilasciare una dichiarazione a proposito.
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Siete alla frutta.
A chi ti rivolgi? A TAL o a Apple?
La corruzione dei giudici.