Agghiaccianti retroscena sulla produzione dell’iPhone 7

In Pegatron non se la passano benissimo i vari operai che alcuni mesi fa si sono occupati anche della produzione dell’iPhone 7. Oltre a condizioni di sicurezza spesso violate, infatti, vanno tenuti a mente i rigidissimi controlli che vengono effettuati dallo staff affinché nessuno faccia trapelare immagini in anteprima.

Vedere per credere quanto riportato da Zeng, un ragazzo che di recente si è occupato proprio della produzione dapprima dell’iPhone 6S, poi dell’iPhone 7:

Avevamo uno spogliatoio prima dell’ingresso in fabbrica, dove i lavoratori dovevano cambiare i propri abiti e lasciare telefoni, chiavi e qualsiasi altro oggetto metallico. Dovevamo poi effettuare inserire il nostro badge in un apparecchio che integra anche il riconoscimento facciale, onde evitare intrusioni di dipendenti non autorizzati. Una volta entrati, dovevamo passare attraverso un metal detector. Tutto questo durante la produzione dell’iPhone 6s. Quando è iniziata la produzione dell’iPhone 7, il livello di sicurezza è aumentato. Venne inserito un secondo metal detector ancora più sensibile e alcune ragazze erano costrette a togliersi il reggiseno, se questo conteneva piccoli pezzi di metallo. All’improvviso, in un giorno specifico, non potevamo più uscire dalla porta di sicurezza perchè dovevano sostituirla con una ancora più sicura. Ci è stato anche detto di dover effettuare delle vere e proprie perquisizioni. Era chiaramente vietato portare qualsiasi tipo di metallo, quindi non credo che qualche dipendente di basso livello sarebbe riuscito a portare con se una macchina fotografica. Solo i dirigenti sono autorizzati a portare i loro smartphone in fabbrica, ma devono comunque essere perquisiti prima di uscire”.

Insomma, davvero incredibile il modo in cui è stato realizzato l’iPhone 7 come potrete notare.

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