Paul Betlem, a destra, e Lee Brimelow. Photo Courtesy of Flash magazine
Paul Betlem, Senior Director of Engineering alla Adobe, durante un intervento alla Flash on the Beach Conference di Brighton ha dichiarato che la propria azienda sta già lavorando attivamente ad una versione di Flash per iPhone. La release ufficiale potrebbe avvenire nel giro di poco qualora Apple approvasse l’implementazione di tale tecnologia su iPhone. Non s’illuda chi vorrebbe vedere Flash sul melafonino, la possibilità che Apple decida di autorizzare l’implementazione di Flash su iPhone è davvero remota.
Innanzitutto è difficile ritenere che Apple possa fare uno strappo alle condizioni sancite dal regolamento di iPhone SDK, dove l’azienda ha scritto ben chiaro che non saranno approvate applicazioni in grado di interpretare codice che non sia il Cocoa touch e API diverse da quelle ufficiali. Come fa notare John Gruber, se Apple non ha ammesso un client di posta alternativo per GMail come Mail Wrangler com’è possibile sperare che approvi l’implementazione di un ambiente runtime alternativo?
In più sempre Gruber fa notare in maniera più specifica che la presenza di Flash su iPhone permetterebbe agli sviluppatori di programmare giochi e applicativi Flash per iPhone, bypassando in questo modo App Store con estrema semplicità. E’ lo stesso motivo per cui su iPhone non c’è e non vi sarà mai traccia di Java.
Si può obiettare che la navigazione su internet è inficiata dalla mancanza di un interprete Flash. Lasciando da parte il fatto che la possibilità di visualizzare Flash in molti casi comporterebbe il download di una mole di dati sensibilmente maggiore (con le tariffe americane e inglesi nessun problema, ma provate a immaginare cosa voglia dire navigare su un sito in flash con il vostro Vodafone Pack), possiamo tranquillamente affermare che non è così. Flash non è un vero standard del web, è una soluzione proprietaria troppo spesso utilizzata erroneamente nello sviluppo di siti web poco accessibili e scarsamente indicizzabili. Il fatto che Apple stia dalla parte opposta della barricata non è certamente un aspetto trascurabile della vicenda.
Nulla più che parole in libertà da parte di un dirigente Adobe, dunque?
Per ciò che riguarda lo sviluppo dei siti internet, odio Flash con tutto me stesso. Lento, pesante, problematico per le connessioni al consumo, per la durata della batterie, e in alcuni casi anche per l’usabilità del sito in generale.
Totalmente d’accordo. Per le animazioni, il cartooning, e company è sicuramente validissimo. Per lo sviluppo web ci sono soluzioni open decisamente più accessibili, meno pesanti e soprattutto totalmente libere.
VIVA JAVASCRIPT!!!
Camillo, mi scuserai ma io continuo ad affermare il contrario. Flash è, de facto, una soluzione largamente utilizzata, e spesso vincolante.
Che poi non sia il massimo, sono assolutamente d’accordo. E’ pesante, sia in termini elaborativi che di kbyte, e se non la trovo sulle pagine web, sto molto meglio.
Ma. Non è trascurabile,invece, che ci siano parecchi siti che lo utilizzino per funzionalità fondamentali.
Voglio controllarmi il conto vodafone dal sito? Non posso, il quadro è in flash. Voglio guardare un video su un sito che NON sia youtube? Non posso, è in flash. Per sbaglio cerco informazioni su un ristorante che ha la home in flash? Bene, quelle informazioni non le trovo.
Quindi, il fatto che la Apple non voglia integrare flash è semplicemente perchè potrebbe, come riporti, consentire il “programmare giochi e applicativi Flash”: non perchè invece effettivamente non serva. Le logiche del “può o meno servire all’utente” credo che sul melafonino non siano mai esistite, a beneficio invece della logica del sistema totalmente proprietario e controllato dalla prima all’ultima virgola.
Mi spiego. Nota bene, non sono uno di quei fan(atici?) dell’opensource che ritiene che i sistemi chiusi siano causa dei mali dell’informatica. Semplicemente sono cresciuto sotto diverse forme di windows, ne sono uscito esasperato, ho adottato linux qualche anno per repulsione all’OS di redmond, sono tornato a windows per necessità, e poi non appena mi sono accorto che l’architettura apple poteva mettermi a disposizione tutto ciò che volevo, ho detto addio (si, addio, almeno fin quando pago io) all’OS guidato da Steve Ballmer.
Una cosa in tutto questo non mi è mai mancata: il poter, in ogni momento, usufruire di tutto quello di cui avevo bisogno per soddisfare le necessità informatico-funzionali che mi si presentavano.
Con iPhone mi accorgo che non è così. Ma non perchè il sistema operativo del telefono non lo consenta, bensì a causa delle (ormai) assurde restrizioni poste a carico degli sviluppatori. Sarà anche un gioco di etica di business, ma non mi interessa: a rimetterci veramente è poi l’utente finale, che non riesce a soddisfare le necessità che può avere. Dal mandare un MMS, al visualizzare un video con qualcosa che non sia youtube. Ed è questo che, onestamente, mi secca.
Compro un iMac? Pago un premium price, con cui ho un OS ottimo ed un sistema compatibile con altri OS se ne dovessi avere la necessità.
Compro un iPhone, pago un premium price che però per alcune cose non mi consente di “compiere azioni che “anche il mio Nokia del ‘98 riusciva a compiere“.” E per logiche esclusivamente commerciali che, l’utente finale, lo tagliano proprio fuori. Ed è questo che mi fa abbastanza innervosire.
Scusate la divagazione, ma penso riassuma anche molti commenti che mi sono risparmiato di fare su questioni simili, ultimamente.
Ciao :)
perfettamente d’accordo. Odio flash con tutto il mio cuore fosse per me lo abolirei, ma è veramente diffuso e per una navigazione veramente completa è indispensabile. Uninca soluzione è che Apple cooperi con Adobe….
ahahahahhahaahha
certo, come no.