Spiare un iPhone 6S non è possibile: Whatsapp sta con Apple

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Ha sollevato un vero e proprio polverone la polemica che ha investito Apple ed il governo americano, con un chiaro riferimento alla possibilità di accedere ai dati dei vari iPhone 6S e dei modelli che il brand di Cupertino ha lanciato sul mercato nel corso degli ultimi anni. L’autore della strage di San Bernardino era in possesso proprio di un melafonino e, come molti sanno, l’FBI vorrebbe accedere a tutti dati del dispositivo per cercare di approfondire le proprie indagini.

Tim Cook, dal canto suo, afferma di non voler e non poter accontentare una richiesta simile, creando uno scontro interno negli States che è diventato un vero e proprio caso. Diversi i grandi nomi del mondo “tech” che hanno deciso di schierarsi con Apple. Tra questi anche Whatsapp, che ha affidato a Koum, il suo fondatore, una presa di posizione piuttosto netta sulla vicenda:

“Ho sempre ammirato Tim Cook per la sua posizione in materia di privacy e gli sforzi di Apple per proteggere i dati degli utenti e non potrei essere più d’accordo con tutto ciò che ha detto oggi nella sua lettera agli utenti. Non dobbiamo permettere che venga instaurato questo pericoloso precedente: oggi la nostra libertà e la nostra autonomia sono in gioco”.

Curioso il fatto che proprio Whatsapp sia in qualche modo vittima di questo sistema, se si pensa che in situazioni simili le autorità avrebbero potenzialmente vita facile nell’accedere alle conversazioni che si sono tenute attraverso la suddetta piattaforma. Insomma, la questione privacy è come non mai accesa in un mondo come quello degli smartphone, soprattutto in casi come questo e per chi dispone di un iPhone 6S (o modelli precedenti).

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