Chiarissima la presa di posizione da parte di Apple nei confronti di un disegno di legge che rischia di mettere seriamente in discussione la privacy degli utenti, anche per quanto riguarda coloro che utilizzano iMessage
Apple ha dato un chiaro segnale in queste ore in merito alla sua politica sulla delicata questione delle intercettazioni. Stiamo parlando più in particolare della proposta di legge che è stata avanzata nel Regno Unito e che a conti fatti mette in serio pericolo la privacy di coloro che utilizzano uno smartphone (anche un iPhone) per scambiare messaggi.
Le istituzioni governative, infatti, intendono aumentare le misure di sicurezza contro possibili attacchi terroristici andando a “spiare” anche le conversazioni che avvengono su iMessage, ma è chiaro che un provvedimento di questo tipo rischierebbe di mettere in cattiva luce la stessa Apple agli occhi dei propri utenti.
Ecco allora puntuale una nota da parte del brand di Cupertino, che ha voluto chiarire la sua posizione mettendo da parte qualsiasi dubbio:
“Noi crediamo che sia sbagliato indebolire la sicurezza di centinaia di milioni di clienti rispettosi della legge per far sì che venga indebolita quella dei pochi che rappresentano una minaccia. In un ambiente con sempre più evolute cyber-minacce, le aziende dovrebbero rimanere libere di poter implementare tecnologie potenti di crittografia per proteggere i loro clienti. […] La creazione di backdoor e nuovi poteri di intercettazione indeboliranno le protezioni dei prodotti Apple e metteranno in pericolo tutti i nostri clienti. Una chiave lasciata sotto lo zerbino, non resterà lì solo per i buoni, anche i cattivi la troveranno”.
Insomma, si preannunciano settimane piuttosto calde nel Regno Unito, anche perché nel caso in cui dovesse passare questa legge il rischio è che si crei un precedente legislativo in grado di condizionare anche gli altri Paesi. Italia compresa. Riuscirà Apple a vincere questa nuova battaglia?