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Schede audio per Mac – seconda parte

Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto che, se parliamo di qualità di conversione audio, le ultime generazioni di computer Apple sono decisamente all’avanguardia rendendo spesso superfluo l’acquisto di una scheda esterna economica. Ovviamente sono molte le situazioni in cui si rende opportuno o addirittura necessario l’acquisto di una periferica dedicata. Ad esempio se si ha bisogno di ingressi o uscite multiple, di porte MIDI o semplicemente di una qualità professionale per registrazioni non solo casalinghe.

Nella speranza di aiutare i lettori di TAL in un eventuale acquisto, in questa seconda parte verranno elencati alcuni prodotti dei quali abbia potuto testare personalmente qualità ed affidabilità in un utilizzo reale e per i quali, per un motivo o per l’altro, valga la pena a mio parere investire i propri soldi.

M-Audio Fast Track Pro

E’ una scheda relativamente economica (poco più di 200 euro) e ha caratteristiche qualitative adeguate alla fascia di prezzo nella quale si colloca. Esistono prodotti con caratteristiche molto simili di altre marche, ma un vantaggio dei prodotti M-Audio è quello di poter far girare Pro Tools M-Powered che è una versione del famoso software Digidesign del tutto identica a Pro Tools LE.

Ovviamente il software Digidesign è da acquistare a parte e facendo due conti si va a spendere la stessa cifra della M-Box 2 (che ha già il software incluso), ma il motivo per cui indirizzarsi verso un prodotto M-Audio può essere quello di voler utilizzare più di una scheda (ad esempio una per lo studio fisso ed una portatile) pagando una sola volta la licenza software. La inserisco in questo elenco solo perché, rispetto alla M-Box 2, ha 4 uscite indipendenti e quindi può essere un buon punto di partenza per chi ha bisogno di Pro-Tools, di uscite multiple ed ha un budget limitato.

M-Audio FireWire 1814

Un ottimo prodotto per accedere al mondo della registrazione multitraccia con una spesa relativamente contenuta. Una spesa di circa 500 euro per avere una scheda con collegamento FireWire (più affidabile e professionale rispetto a quello USB) e ben 18 ingressi e 14 uscite. Gli ingressi analogici sono 8, ma se ne possono aggiungere facilmente altri 8 con un collegamento ottico ADAT (attraverso un convertitore esterno o un mixer digitale dotato di tale uscita). Può lavorare con frequenza di campionamento fino a 192KHz e ha due canali con preamplificatore microfonico con Phantom e ingresso ad alta impedenza per strumenti.

Siamo certamente lontani dai valori di distorsione armonica (THD) e gamma dinamica dei prodotti di punta di marchi come Apogee, RME, MOTU o Focusrite, ma se consideriamo la differenza di prezzo la qualità è certamente buona e la possibilità di utilizzarla con Pro Tools la mette in diretta concorrenza (per quantità di collegamenti) con la Digi 003 ad un prezzo molto più conveniente.

Inoltre, il fatto che possa essere alimentata dal cavo FireWire e le dimensioni ridotte la rendono un ottimo prodotto su cui basare uno studio mobile semi-pro. La nota negativa di M-Audio è però la qualità dei driver e lo dico per esperienza diretta. Dopo averla utilizzata per diversi mesi mi è capitato di avere anomalie di comportamento e disfunzioni varie (clicks e pops in registrazione, assenza di suono dalle uscite, etc.) che si sono risolti soltanto collegando la scheda a computer spento e riavviando (come consiglia di fare la stessa M-Audio). Inoltre i driver attuali non permettono di utilizzare la scheda insieme ad un Hard Disk esterno FireWire 800 (come riporta la stessa M-Audio in questa nota tecnica)

La cosa inaccettabile, a mio parere, è il sentirsi prendere quasi in giro dal servizio tecnico con affermazioni assurde che incolpano il chipset FireWire del MacBook Pro (quando gli stessi problemi si hanno anche con iMac e Mac Pro) o addirittura l’elevato numero di I/O della scheda che richiederebbe un utilizzo esclusivo della banda del bus FireWire. La realtà è che con altre marche, pur con più ingressi ed uscite simultanee, non c’è mai un solo click o pop e si può collegare e scollegare a piacimento l’hardware senza bisogno di riavvii.

Con qualche accorgimento la scheda è comunque utilizzabile e non è che i problemi siano poi così frequenti. La consiglio quindi a chi è disponibile ad avere piccoli disagi a vantaggio di un risparmio economico consistente.

Digidesign Digi 003 Rack

E’ la serie più professionale dedicata a Pro Tools LE, dopodiché si passa a Pro Tools HD che è un mondo a parte con schede dotate di convertitori al top della tecnologia e DSP dedicati che, in pratica, fanno girare i Plug-In TDM senza utilizzare i processori interni al computer. C’è da dire che i test che sono stati fatti sulle schede economiche e sugli ingressi integrati dei Mac non sono certo adeguati a valutare l’effettiva qualità di prodotti sopra un certo livello e quindi, in una eventuale scelta, credo sia più indicato affidarsi alle specifiche tecniche dichiarate o alle proprie impressioni e sensazioni di utilizzo.

La Digi 003 esiste in tre versioni: una dotata di superficie di controllo motorizzata e due in versione rack denominate, appunto, Rack e Rack+ (quest’ultima ha tutti gli 8 canali analogici con preamplificatore microfonico). Quella che ho avuto modo di usare è la versione Rack e la mia personale valutazione è altamente positiva. Nonostante esteticamente ricordi molto la “vecchia” Digi 002 al suo interno il salto qualitativo è stato notevole! La frequenza di campionamento massima è di “soli” 96 KHz a 24 bit… proprio come la scheda interna dell’iMac, ma è l’unica cosa che hanno in comune perché la differenza di qualità è ovvia ed evidente.

Ha 18 ingressi: 8 I/O analogici (di cui 4 ingressi con preamplificatore microfonico) e altri 8 I/O in standard ADAT, 3 porte MIDI (1 in e 2 out) e connessione Word Clock per tenere sincronizzate le apparecchiature digitali che debbano lavorare contemporaneamente. Ha certamente caratteristiche molto adatte per essere l’unità centrale su cui basare un piccolo studio di registrazione.

Tuttavia, visto che costa circa 1300 euro e una parte del prezzo è da considerarsi per il software incluso, la consiglio soltanto a chi abbia necessità di lavorare con Pro Tools mentre se si preferiscono altri programmi di registrazione (come Logic Pro, Cubase o Digital Performer) potete valutare l’acquisto di altri prodotti simili.

Pur non avendola mai provata personalmente cito la M-Audio ProFire 2626 che ha specifiche tecniche qualitative molto simili alla Digi 003 (e la parentela tra le due aziende mi fa pensare che condividano molta parte delle componenti interne) e una dotazione di ingressi ed uscite addirittura superiore con un totale di 26 ingressi (di cui 8 con preamplificatore) e 26 uscite indipendenti.

Aggiungo una piccola nota negativa anche in questo caso sullo sviluppo software: è successo molto spesso in passato che al seguito di aggiornamenti di OS X il software Digidesign presentasse anomalie, malfunzionamenti o addirittura non funzionasse affatto e a volte sono passate settimane o mesi prima che questi difetti venissero corretti costringendo l’utente a non aggiornare il sistema operativo o a farlo con una certa dose di rischio. Se usate un computer soltanto come studio di registrazione la cosa è sicuramente trascurabile (e questo spesso è tipico dell’ambiente Windows), ma per chi usa la stessa macchina per più funzioni potrebbe essere un disagio fastidioso … anche perché di solito l’aggiornamento funzionante con il nuovo sistema non è gratuito per gli utenti, ma richiede il pagamento di un prezzo di upgrade.

MOTU Traveler mk3

Nonostante non sia la più costosa (circa 1000 euro) la ritengo il prodotto con il miglior rapporto qualità/prezzo di questa panoramica. Il modello Traveler esisteva da tempo, ma la nuova versione mk3 che è uscita a gennaio 2009 ha portato novità molto interessanti senza aumenti prezzo. MOTU (Mark Of The Unicorn) è un nome proverbiale in ambiente musicale e la prima cosa che colpisce nell’utilizzo è la stabilità dei driver per Mac che durante la mia esperienza non hanno mai perso un colpo o avuto comportamenti anomali.

E’ dotata di ben 28 ingressi e 30 uscite e per una scheda “da viaggio” alimentata dal bus FireWire credo sia un vero e proprio record. Per i più esigenti i convertitori arrivano a 192 KHz, sono incluse tutte le connessioni digitali più professionali (come Word Clock e AES/EBU) e c’è anche un generatore SMPTE per il sincronismo cinematografico o di vecchi multitraccia analogici a nastro.

Una delle nuove caratteristiche più interessanti è sicuramente il V-Limit: un limiter hardware che permette di evitare la saturazione al superamento degli 0 Db in ingresso dandoci un extra-room di +12 Db di dinamica senza incorrere in irrimediabili clip digitali in registrazione. Inoltre ogni canale ha ulteriori compressori/limiter software ed un equalizzatore a 6 bande che possono sostituire egregiamente il lavoro di channel strip esterni economici dato che non si appoggiano al processore del computer, ma sfruttano la potenza di calcolo del DSP interno alla scheda.

C’è anche un riverbero che può essere inserito come in un vero e proprio mixer per il monitoraggio a latenza zero registrando comunque il segnale “dry”, privo di effetto. Per finire le doppie porte ADAT (16 in e 16 out) rendono relativamente economico ottenere 24 canali analogici simultanei e i 4 ingressi con preamplificatore microfonico (ed ingresso ad alta impedenza) sono di una qualità eccellente per una scheda di questa fascia di prezzo.

Una piccolo aspetto negativo è che MOTU pubblica le specifiche dettagliate di valori come THD+N o dynamic range soltanto per i suoi prodotti ultra-professionali (come la HD192 su bus PCI-E) e questo può far venire qualche dubbio sulla effettiva qualità dei componenti impiegati nei prodotti più “economici” come la serie 828, la 896 e la Traveler in oggetto, ma in fondo la stessa politica è adottata anche da Apogee.

Ovviamente ci può essere l’intento di occultare una qualità inferiore, ma credo che il termine di paragone per marchi come MOTU o Apogee siano i loro stessi prodotti di punta (che costano svariate migliaia di euro) e non forse M-Audio e simili. L’impressione uditiva è comunque ottima e, grazie anche alla qualità del software, può essere un’ottima scelta soprattutto per quegli utenti Mac che mettono al primo posto la stabilità dal loro sistema di registrazione.

Conclusioni

E’ molto difficile, se non impossibile, consigliare sull’acquisto di una scheda audio professionale. Sono troppe le varianti in gioco e si rende necessario valutare caso per caso le esigenze individuali. Inoltre, come accennavo ad inizio articolo, ho preso in esame soltanto i pochi prodotti che ho potuto testare personalmente e quindi una piccolissima parte rispetto a ciò che offre il mercato.

Penso però a quanti soldi ho speso in schede che ho acquistato solo sulla base delle specifiche dichiarate per poi, nel tempo, rimanere deluso sotto qualche aspetto e quindi vi invito a condividere le vostre esperienze personali in modo da potersi consigliare l’un l’altro con spirito di community.

Per saperne di più:

M-Audio: Fast Track Pro, FireWire 1814
Digidesign: Digi 003 rack
Motu: Traveler Mk3

Carlo Ballantini è uno stimato musicista con esperienze professionali nazionali ed internazionali. Oltre ai progetti personali con la Ballantine Band vanta collaborazioni con vari artisti tra le quali spicca quella decennale con Enzo “Pupo” Ghinazzi in qualità di chitarrista, corista, autore e arrangiatore.

Carlo Ballantini

View Comments

  • Bravo.. Bell'articolo come al solito.. aspettavo qualcosa di più dettagliato sull'apogee duet o ensemble e non una semplice citazione.. stavo pensando all'acquisto quindi una cronaca sull'utilizzo ed impressioni di ascolto mi avrebbe fatto comodo..

  • Ciao Carlo,
    i tuoi consigli sono sempre utilissimi, ti ringrazio.
    Ne approfitto però per chiederti cosa ne pensi della "M-Audio Fast Track Ultra 8R" sulla quale mi sono orientato pur non essendo ferrato nel campo attirato dal numero elevato di ingressi indipendenti che mi servirebbero per una registrazione ottimale della batteria.
    Uso un MacBook e Logic Pro/GarageBand.
    Grazie mille.

  • ribadisco...m-Audio firewire 400....ottimo rapporto qualità prezzo...soprattutto se acquistata prima di uscire fuori produzione!!!

  • @ turing
    Purtroppo non ho mai usato direttamente le schede Apogee che ti interessano e quindi posso solo parlarne per sentito dire e basandomi sui dati dichiarati. L'Ensemble è una gran bella scheda con molte delle caratteristiche che hanno reso famoso il marchio Apogee (soft limiter, dithering UV22HR e Intelliclock, ad esempio) mentre la Duet è molto più limitata ... e non solo nei canali di I/O. Dicono che abbia ottimi convertitori e preamplificatori, ma non l'ho mai provata personalmente.

    @ Jacopo
    Come dico anche nell'articolo l'unica cosa che non amo di M-Audio è lo sviluppo dei driver con continui piccoli aggiornamenti e bug fix "a rate" mai totali ... mentre, ad esempio, con MOTU un aggiornamento per Mac esce un mese dopo l'introduzione di un nuovo driver ed è di solito definitivo e risolutore di tutti i problemi noti. Specifico "per Mac" perché so che in ambiente Windows le schede MOTU non funzionano molto bene e non mi meraviglierei se anche loro tra breve seguissero le orme di Apogee e Prosoniq ...
    Per il resto concordo con Marco sul rapporto Qualità/Prezzo di M-Audio.
    Riguardo alla ULTRA 8R: 8 preamplificatori a 600 euro e tutti quegli I/O simultanei su bus USB mi spaventano un po', ma posso benissimo essere prevenuto e magari la scheda va benissimo ... in fondo non l'ho mai provata personalmente.

  • Ciao caro Carlo Ballantini.. sto per comprare un macbook pro 17.. e una MOTU Traveler mk3.. posso stare tranquillo allora per quanto riguarda la funzionalità e la compatibilità dei driver ecc..?.. scusami per l'ignoranza.. ma per registrare una batteria acustica con tutti i dovuti microfoni la motu traveler mk3 è all'altezza?.. grazie mille per i tuoi consigli.. aspetto la risposta.. grazie.. ciao

  • @ Terence:
    Ti confermo che la Traveler è un'ottima scheda, ma tieni presente che ha soltanto 4 ingressi microfonici (XLR) e di conseguenza, se non prevedi di abbinarla ad un mixer o ad altri pre esterni, potrebbero essere insufficienti a registrare un'intera batteria acustica.
    Riguardo al MBP 17" .... è molto probabile un refresh della linea nel giro di poche settimane quindi, in base all'urgenza che hai, valuta se è il caso di prendere questo modello o aspettare il prossimo.

  • grazie per la risp.. allora forse è meglio optare per la 896 mk3..? scusa se insisto con le domande.. :)

  • @ Terence:
    Rimanendo su MOTU direi che la 896 o la 8pre (con gli 8 pre microfonici) sono certamente più adatte.

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Carlo Ballantini

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