Apple lo scorso anno ha acquisito interamente Beats Electronics, e qualcosa dovrà pur farci. Durante il prossimo mese di Giugno, probabilmente in occasione della consueta WWDC, la casa di Cupertino presenterà il suo nuovo servizio di streaming musicale, che nascerà dalle ceneri di Beats Music e andrà direttamente sotto il brand iTunes. Per il momento non si sa nulla della nuova piattaforma; secondo diverse speculazioni, però, possiamo scordarci di vedere un’offerta musicale gratuita e magari supportata dalle pubblicità (un po’ come avviene con i competitor).
Apple, a quanto pare, starebbe lavorando per aiutare le etichette musicali a far sparire lo streaming gratuito, siglando contratti che darebbero agli abbonati l’accesso esclusivo agli album dei loro artisti preferiti prima che siano disponibili sulle piattaforme rivali come Spotify, Rdio e Pandora.
Per promuovere il servizio, sembra che Apple possa voler introdurre il nuovo Beats Music con un periodo di prova gratuito: alla fine è possibile pagare per rimanere abbonati, o perdere del tutto l’accesso ai contenuti del servizio. Funzionerebbe quindi in modo diverso da, ad esempio, Spotify, che permette invece di usufruire della piattaforma in modo gratuito, pur con diverse limitazioni.
Secondo Re/code, sarebbero Eddy Cue e Jimmy Iovine, founder di Beats, a lavorare ai contatti tra Apple e le etichette discografiche. I due starebbero cercando di convincere artisti e dirigenti delle etichette discografiche che il business della musica “ha bisogno di passare da un abbonamento”.
“Apple sta negoziando con le etichette discografiche per ottenere le licenze per una nuova versione di Beats. Secondo alcune fonti, Apple starebbe lavorando per fare in modo che gli artisti di alto livello distribuiscano la loro musica sulla piattaforma Apple prima che in altri servizi.”
Per rendere l’abbonamento accessibile alla più ampia fetta di utenza possibile, Apple pensa di proporre un prezzo mensile di 7.99$ – due dollari in meno di Spotify e Rdio.
Le etichette discografiche, per il momento, sembrerebbero essere d’accordo con la visione di Apple.
Voi cosa pensate di una proposta simile? Sareste disposti a pagare 8€ o giù di lì al mese per avere accesso totale al mondo della musica?
via | Cult of Mac
Da musicista con album presenti sulle varie piattaforme, dico che se queste forme si tradurranno anche in un ritorno piu’ dignitoso per gli artisti, a differenza di quanto accade su Spotify, allora va bene. Ma ci credo poco purtroppo.