Apple Music è riuscita a raggiungere in 6 mesi il numero di utenti a pagamento che Spotify ha raggiunto in 6 anni. Un risultato interessante, che va contro le stime pessimistiche di molti analisti e che arriva nonostante le difficoltà e i problemi di interfaccia che molti utenti ancora lamentano.
Sebbene le cose siano sensibilmente migliorate con gli ultimi aggiornamenti del sistema, Apple deve ancora lavorare per risolvere diversi problemi sparsi nel software e per migliorare sensibilmente la stabilità del servizio. Sono ancora troppe le occasioni in cui lo streaming si blocca o certe canzoni, per motivi mai davvero chiari vista l’assenza di errori palesi, sono temporaneamente impossibili da riprodurre.
Spotify, lanciato nel 2008 in Europa e arrivato solo nel 2011 negli Stati Uniti, contava 75 milioni di utenti attivi nel giugno dello scorso anno, poco prima del lancio di Apple Music. Solo 20 milioni erano quelli a pagamento, però, dato che il servizio, a differenza di Apple Music, ha sempre offerto e continua ad offrire l’ascolto gratuito illimitato supportato dalla pubblicità.
Secondo le stime dell’analista Mark Mulligan, esperto del settore, Apple Music potrebbe superare i 20 milioni di utenti a pagamento entro la fine del 2016 e riuscire a mettere in discussione la supremazia di Spotify già nel 2017, sempre che il livello di crescita del servizio concorrente rimanga la stessa.
Con un commento ufficiale Spotify ha fatto sapere, infatti, che nella seconda metà del 2015 il ritmo di crescita della base di utenti è aumentato sensibilmente. In altre parole Apple Music, forse diffondendo nuova consapevolezza fra gli utenti che fino ad allora non avevano considerato l’opzione dello streaming, ha favorito anche il servizio rivale.
Se Spotify è cresciuto ancora, ci sono altri servizi che invece non hanno retto l’impatto. Come Rdio, ad esempio, ha chiuso definitivamente i battenti poco prima di Natale.
Voi da che parte state? Siete iscritti ad Apple Music oppure siete rimasti (o tornati) fedeli a Spotify? Fatecelo sapere nei commenti.
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