Recensione: “Steve Jobs, l’uomo che ha inventato il futuro” di Jay Elliot

“Dovete credere in qualcosa: l’istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita” – Steve Jobs

Il fatto che in quarta di copertina troneggi la frase che ho citato in apertura, la dice lunga sull’approccio con cui l’autore (Jay Elliot) si è avvicinato alla scrittura di questo “Steve Jobs, l’uomo che ha inventato il futuro”, edito da Hoepli. Uno sguardo sull’iCEO che è dietro ai prodotti tecnologici più apprezzati di sempre, al suo stile manageriale “anomalo” e alla sua personale visione del mondo e delle persone.

Circa 230 pagine alla scoperta di un uomo, un visionario, narrate dall’autore che per anni ha lavorato al fianco di Jobs, fungendo da mentore, amico e persona di fiducia: Jay Elliot, ex vicepresidente esecutivo di Apple, è probabilmente una delle persone migliori che possa parlare di Jobs, descrivendolo come è realmente.
E scopriamo che, come al solito, il personaggio è a metà, tra l’uomo e il mito.

Dopo anni alle dipendenze di aziende come Intel e IBM, ad un certo punto della sua vita Elliot comprese che aveva bisogno di iniziare a lavorare con realtà più stimolanti e maggiormente aperte a nuove idee; per una serie di eventi, un giorno Elliot si ritrovò in una sala d’attesa d’un ristorante a parlare di computer con un hippie poco sopra ai vent’anni, e tra i due ci fu subito intesa.

Quell’hippie era Steve Jobs.

Da allora Elliot ha affiancato quotidianamente Steve, dalla nascita del primo Mac (raccontata con dovizia di particolari) a decine di altre attività; in tutti quegli anni, tra loro è nato un rapporto simbiotico (Elliot mediava costantemente tra Jobs e i vari reparti). Da questa stretta collaborazione, Elliot ha appreso più di chiunque altro i “segreti” manageriali di Jobs: la sua attenzione al dettaglio e la sua abilità nello scovare le persone giuste di cui circondarsi, i “pirati” da arruolare.

In tutto il libro, quindi, Elliot ripercorre alcuni dei momenti più importanti della vita di Jobs e di Apple, descrivendone le intuizioni migliori, gli errori peggiori e gli aspetti più interessanti di un uomo e della sua azienda: il racconto è ricco di aneddoti, storie e modi di dire che meglio delineano il CEO di Apple, mostrandone l’acume e i limiti. Lo scopo è principalmente quello di mostrare un nuovo modo di intendere la figura del “leader” e del “manager”, che siano in grado di comunicare passione e amore per il proprio lavoro.

Un racconto interessante, autentico e approfondito: ma soprattutto, un esempio di come la passione possa guidarvi nelle scelte aziendali più di ogni analisi statistica ed economica.
Perché la passione è contagiosa e spinge tutti a dare il meglio di sé, per uno scopo comune: inventare il futuro.

Il libro è in vendita sul sito di Hoepli a 19.90€. Personalmente vi consiglio l’acquisto senza grosse remore, ma se volete tentare la fortuna potete sempre partecipare al contest indetto da TheAppleLounge con in palio ben 5 copie del libro gentilmente offerte da Hoepli.

13 commenti su “Recensione: “Steve Jobs, l’uomo che ha inventato il futuro” di Jay Elliot”

  1. L’ho ordinato con lo sconto prima del lancio. Comunque ma questo libro è la famosa biografia ufficiale che si parlava tempo fa?

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  2. @ Massimo Bellini Bressi:

    direi che se è stato vice president alla Apple.. Steve lo deve aver conosciuto da vicino :-)

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