In occasione dell’inizio delle Olimpiadi di Londra, Apple ha mandato in onda (e diffuso online) tre nuovi spot pubblicitari. Il protagonista era un Genius chiamato a risolvere banali situazioni di comune incapacità con il sorriso sulle labbra e in situazioni lievemente surreali.
Userò una forma eufemistica: quegli spot hanno fatto schifo a gran parte della Apple Community.
Pare che Apple abbia recepito la reazione del pubblico, perché i tre ads sono rapidamente spariti dai canali pubblici di Apple su YouTube e dal sito ufficiale.
La rimozione di ads vecchiotti dal canale e da Apple.com è pratica comune, ma non a così breve distanza dalla prima messa in onda di una campagna.
C’è la possibilità che i tre spot fossero in effetti pensati solo per il pubblico delle Olimpiadi, ma anche in quel caso perché bloccarne la messa in onda pochi giorni dopo i primi “avvistamenti” in TV, come avvenuto in questo caso?
Quelle che abbiamo sono prove indiziare, ma sufficienti a suggerire che a Cupertino abbiano capito l’antifona e giudicato quei tre ads non all’altezza dello stile e della “voce pubblica” di Apple.
Diciamocelo: gli spot non erano totalmente da buttare, ma sicuramente non erano neppure il top della produzione pubblicitaria della Mela. Sicuramente il taglio era un po’ banalizzante e non molto lusinghiero nei confronti dell’utente medio, dipinto come un tizio qualsiasi incapace di realizzare uno slideshow con iPhoto.
Un aspetto che non mi convinceva, personalmente, di quegli spot, era il modo in cui suggerivano che vi potessero essere delle normali “difficoltà” nell’uso delle applicazioni Apple, quando in realtà il messaggio ufficiale è sempre stato l’opposto: un Mac è facilissimo da utilizzare fin dalla prima accensione.
Quali che siano le motivazioni, comunque, quegli spot sono un ricordo del passato. A meno di una improbabile reprise futura faranno presto a finire nell’oblio, dimenticati senza troppi rimpianti.