La traduzione in Cocoa del Finder e di altri applicativi di base è certamente legata al fatto che Carbon (il linguaggio che ha permesso la transizione fra OS 9 e Mac OS X e in cui sono scritte a tutt’oggi alcuni componenti fondamentali del sistema di Apple, compreso il Finder) non supporterà i 64-bit. Ma il nuovo Sistema Operativo di Apple, che l’azienda di Cupertino ha già definito come una versione maggiormente improntata al miglioramento delle performance e della stabilità più che all’aggiunta di eye-candies e imbellettamenti vari, ha in serbo ulteriori novità.
ImageBoot. Attualmente grazie alla tecnologia NetBoot di Mac OS X è possibile avviare la propria macchina Apple da un disco remoto bootabile connesso in rete. Con Snow Leopard sarà possibile utilizzare ImageBoot, un software che estenderà il concetto di NetBoot dando all’utente la possibilità i selezionare ulteriormente un’immagine bootabile presente in una data partizione di un Hard Disk. In questo modo sullo stesso drive in rete (o connesso in altro modo) sarà possibile salvare diverse immagini da scegliere all’avvio.
Supporto a Microsoft Exchange. Se le date e le ipotesi verranno rispettate, Snow Leopard potrebbe debuttare al WWDC 2009. In quel caso il nuovo Mac OS X 10.6 si troverebbe a battagliare direttamente con Windows 7, la cui uscita pare sia prevista per il medesimo periodo. Il già annunciato supporto a Microsoft Exchange sarebbe in tal caso fondamentale per aumentare l’appetibilità di Mac OS X a livello aziendale. Al momento l’implementazione del supporto è ancora in lavorazione ed Apple ha chiesto agli sviluppatori concentrarsi principalmente sull’integrazione di Exchange con iCal, Rubrica Indirizzi e Mail.
ma sara una specie di aggiornamento snow leopard?, lo si potrà istallare sui mac odierni?