Macworld è stato per anni un importante evento nel panorama Apple, forte anche del supporto della stessa compagnia di Cupertino che ha utilizzato il palco della fiera per annunci di un certo calibro. Tra questi è impossibile non ricordare l’introduzione della prima generazione di iPhone nel 2007. Dal 2009 Apple ha scelto di non presenziare più al Macworld, spiegando che sono altre le opportunità che la compagnia ha per mettersi in contatto con i suoi utenti. Quest’anno Macworld evolve, trasformandosi in Macworld|iWorld.
Certamente a qualcuno la cosa non piacerà, ma è evidente come il business di Apple si fondi oggi più che mai sul mercato creato con iPhone, iPad ed iPod touch. Gli iDevice sono la nuova vita di Apple, che pur continuando a produrre i suoi Mac, è oggi dietro allo smartphone più venduto al mondo. È quasi naturale, quindi, l’evoluzione del della fiera e del suo nome, da Macworld in iWorld.
Come spiegato anche da Paul Kent, vice presidente e general manager per l’evento: Il brand si sta evolvendo da Macworld [expo] a Macworld|iWorld per illustrare che lo show riguarda l’intero ecosistema Apple. C’è la sicurezza che le presentazioni e le conferenze che hanno reso famoso l’evento resteranno anche quest’anno nell’ecosistema dell’esposizione, aggiungendo però nuovi elementi che Kent descrive come una “esperienza di cultura dinamica”
Qualche novità? Macworld|iWorld presenterà alcuni approfondimenti sulla musica, ospitando artisti che suonano utilizzando iDevice, e parlerà anche dell’importanza di Cupertino nel business televisivo e cinematografico.
Macworld|iWorld si terrà al solito Moscone West convention center, a San Francisco, il 26-27-28 gennaio.
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