Cambi al vertice, Tim Cook scrive ai dipendenti

di Redazione 4

Poche ore fa Apple ha annunciato una notizia bomba: nell’ambito una revisione dei compiti assegnati ai massimi dirigenti dell’azienda, Scott Forstall lascerà Apple nel 2013.
Anche a John Browett, responsabile della divisione Retail da poco arrivato in azienda, è già stato dato il benservito. Nel suo caso con effetto immediato e la ricerca di un sostituto è già in corso.
Per spiegare questi notevoli cambiamenti ai dipendenti, Cook ha inviato loro un’email che aggiunge alcune informazioni su quanto già abbiamo potuto leggere nel comunicato ufficiale.

Nella pagina delle bio dei top manager Apple  sono già spariti Forstall e Browett.

In particolare nella mail Cook ci tiene innanzitutto a ringraziare Forstall:

“Voglio ringraziare Scott per tutti contributi che ha fornito alla Apple durante la sua carriera”.

Il vero grande approdo mancato, per l’ambizioso Forstall, è proprio il posto che ricopre Tim Cook. Non è da escludere che sia anche questa una delle ragioni per cui i rapporti fra il gruppo esecutivo e il SVP della divisione iOS software sembravano già incrinati da tempo (vedi: “Apple Maps e il “problema” Scott Forstall“).

Il CEO nella medesima mail indica inoltre che Bob Mansfield, il Senior Vice President della divisione Mac Hardware e ora responsabile della più ampia divisione “Technologies”, rimarrà con Apple ancora due anni.
Mansfield era praticamente prossimo al pensionamento, questa estate, quando con un colpo di scena non da poco (e aiutato nel ripensamento da cifre a parecchi zeri) ha deciso di rimanere al vertice.

“Come parte di questo [cambiamento], sono entusiasta di annunciarvi che Bob rimarrà con noi per altri due anni. Bob ha guidato alcuni dei nostri progetti ingegneristici più difficili per molti anni.”

Dan Riccio, inizialmente indicato come successore di Mansfield, manterrà la sua promozione a Senior Vice President della progettazione Hardware sempre nell’ambito del gruppo “Technologies”.

Nessuna parola di stima particolare invece per John Browett, l’ormai ex SVP della divisione Retail. Tim Cook l’aveva difeso dall’ondata di critiche che aveva fatto seguito all’annuncio di questa assunzione riaffermando la validità di una scelta che rivendicava come attuata in prima persona.

Nella freddezza delle mezza riga con cui Browett viene liquidato dopo un breve periodo con qualche infamia e sicuramente “sansa lodo”, di quella presa di posizione di Tim Cook non rimane ormai nulla. Il CEO preferisce tessere le lodi dell’esercito di manager di livello medio che del settore Retail di Apple, giorno dopo giorno, hanno consolidato il successo.

“Questo team fenomenale di individui lavora con il cuore per rendere felici i nostri clienti. Hanno il nostro rispetto, la nostra ammirazione il nostro supporto incondizionato”.

 

Commenti (4)

  1. finalmente Browett è stato buttato fuori ..

  2. Trasformare i punti Apple store in negozi che applicano la stessa logica unieuro ė stata la scelta più sbagliata che Apple potesse fare.. Gli apple store hanno una loro identificazione precisa in punti vendita dove tra le altre cose si può anche acquistare. Trasformarsi in puri punti vendita ė stato l’errore che poteva creare il tracollo dell intera catena di vendita.

    1. @Paperorossoblu:
      Se ne sono accorti per tempo e hanno preso le dovute decisioni. ;)

  3. In Apple si è sottovalutata troppo la perdita di Ron Johnson, vero artefice del biglietto da visita di Apple, ovvero gli Apple Store. In pochi mesi Browett stava distruggendo una macchina perfetta in evoluzione continua da 10 anni a questa parte. Browett se n’è andato ma dove trovare un’alternativa a Forstall è paradossalmente piu ‘semplice’ tra quei geni dell’informatica, trovarne una ad una mente geniale nel suo settore come Johnson non è certamente facile.

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