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iPhone potrebbe riconoscere gli utenti attraverso il loro battito cardiaco

Un brevetto interessante descrive quello che potrebbe essere un nuovo metodo utilizzato dai prossimi iPhone per il riconoscimento dei legittimi proprietari.

Secondo quanto riporta AppleInsider, il brevetto rivelato dall’USPTO durante questa settimana mostra le caratteristiche di un sistema di sicurezza integrato in grado di riconoscere gli utenti attraverso il loro battito cardiaco, grazie ad un componente hardware dedicato.

Il brevetto, intitolato “Seamlessly Embedded Heart Rate Monitor”, descrive un sensore nascosto all’interno del melafonino in grado di individuare il segnale prodotto dal cuore e di impedire l’accesso ai non autorizzati. In base alle ricerche, l’onda prodotta dal cuore è diversa da persona a persona, proprio come avviene per le impronte digitali e le retine oculari (altrettanti parametri biometrici spesso utilizzati per il riconoscimento degli utenti).

Come si legge nel documento, “Per esempio, la durata di particolari porzioni del ritmo cardiaco di una persona, o della relativa grandezza del picco dell’elettrocardiogramma (EKG) di una persona può essere analizzata e confrontata con il profilo salvato di un utente autenticato del dispositivo”.

Facendo riferimento all’immagine di apertura, “La forma e la durata dell’onda P può essere legata alla grandezza dell’atrio di una persona (per esempio, indica l’ingrandimento atriale) e può essere la prima fonte delle caratteristiche cardiache uniche per ogni persona”. In questo modo, il sistema permetterebbe l’utilizzo di ogni iPhone esclusivamente al legittimo proprietario, bloccando l’accesso a chiunque non rispetti i dati biometrici.

Il battito cardiaco sarebbe rilevato attraverso l’utilizzo di due piccole fasce in metallo (322/324) posizionate sulla parte laterale della scocca (una versione ridotta di quelle che trovate ad esempio sulle cyclette in palestra). Dal momento che il battito cardiaco di una persona varia a seconda di diversi fattori durante la giornata, il sistema salverebbe diversi campioni con i quali effettuare il confronto.

Il brevetto è registrato a nome di Gloria Lin, Taido Nakajimi, Pareet Rahul, e Andrew Hodgeed ed è stato registrato il 23 gennaio 2009.

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