Ieri, l’Ufficio Brevetti americano (l’US Patent and Trademark Office, se preferite), ha approvato ben undici brevetti da parte di Apple ma, sostanzialmente, si tratta di caratteristiche di Mac OS X, o di prodotti, che già ben conosciamo.
Tra i più rilevanti, ci sono quelli relativi alla dashboard (presentata ufficialmente con Mac OS X Tiger 10.4), iPod Nano 2G e la condivisione di file utilizzando un software di messaggistica istantanea (come ben possiamo immaginare, nella documentazione allegata da Apple si parla ovviamente di iChat). Sorprende, naturalmente, l’enorme lasso temporale che separa la commercializzazione o l’introduzione di determinate caratteristiche e la brevettazione delle stesse; di chi sarà la colpa?
La dashboard, come sapete, vi permette di avere a disposizione una serie di mini-applicazioni (richiamabili con un tasto, dal dock, o tramite un angolo attivo dello schermo) molto utili e facili da configurare, spostare, aggiungere o rimuovere; il brevetto presenta la dashboard come un elemento dell’interfaccia utente con funzione ausiliarie collocato su uno strato semi-trasparente (che lascia intravedere la scrivania) che rimane invisibile fin quando l’utente non lo richiama. Forse, se l’US Patent and Trademark Office fosse riuscito a brevettare la dashboard qualche tempo fa, oggi ci sarebbero in giro meno “gadgets” liberamente ispirati ai nostri widgets (anche se il brevetto è ampiamente eludibile); comunque, il brevetto riporta come inventori Chaudhri; Imran A. (San Francisco, CA), Louch; Giovanni (San Luis Obispo, CA), Grignon; Andrew M. (Campbell, CA) e Christie; Gregorio N. (San Jose , CA) ed è stato depositato nel Marzo del 2006, ma approvato solo tre anni più tardi.
Un altro brevetto riguarda l’iPod Nano di seconda generazione; la documentazione allegata parla di un media device in termini generici, ma i disegni allegati sono chiaramente ispirati all’ipod nano di due generazioni fa (anche qui, quindi, si può parlare di circa tre anni dal rilascio commerciale del prodotto al momento dell’approvazione del brevetto).
L’ultimo brevetto che vale la pena evidenziare, riguarda lo scambio di file attraverso un software di messaggistica istantanea (come scritto nelle prime righe, si tratta ovviamente di iChat). La documentazione parla di un sistema per la condivisione di file attraverso un canale di comunicazione tra due device (uno locale e uno remoto) attraverso internet; la finestra per la condivisione dei file, ovviamente, è parte integrante del software di messaggistica e permette di accedere ai file presenti nel device remoto. Il brevetto cita Guy Riddle come unico inventore, e risulta essere stato depositato nel lontano 1996; insomma, all’ufficio brevetti americano volevano pensarci bene prima di approvarlo.
[Via|MacNN]
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Ma tutto ciò non va contro i gadgets e la piattaforma Windows Messenger? Come si comporteranno, a questo punto, le due aziende (soprattutto la "copiatrice")?
Era quello che mi chiedevo anch'io.. Lo scambio di file tramite instant messenger è ormai integrato in tutti i client di questo genere.. Dovranno pagare i diritti a Apple per l'utilizzo di questa funzionalità o peggio toglierla dai propri client, o ho interpretato male io l'articolo?
Brevettazione?
@ Edoardo, Skelektron:
Allora, per il discorso gadgets (anche se nell'articolo è citato scherzosamente), non credo ci siano i presupposti per violazione di brevetto da parte di MS; come dico nell'articolo, appunto, la documentazione spiega bene che si tratta di un sistema richiamabile dall'utente con una serie di mini-applicazioni su un piano semi-trasparente ecc... invece i gadgets di MS sono messi sul desktop (basta questo, secondo me, a parare il fondoschiena di Redmond...). Il discorso, invece, dello scambio file su IM è da chiarire; in sostanza, non è stato possibile rintracciare per intero la documentazione allegata al brevetto e quindi mi sono attenuto a quanto riportato da MacNN. Quindi, vanno fatte due precisazioni: è possibile che nella documentazione si faccia riferimento a caratteristiche peculiari (non riportate da MacNN) che basterebbero da sole (magari) a rendere il sistema di condivisione di file utilizzabile da qualunque applicativo e, inoltre, dubito sull'efficacia retroattiva dei brevetti (qui si esula completamente dal nostro campo).
@ eLiosh:
giuro che da qualche parte l'ho sentita questa parola :)
@Gabriele: da chiunque tu l'abbia sentita, scommetto che il suo nome non è Tullio De Mauro...
@ Nemo:
Forse il buon Tullio non la accetterebbe, è vero... ma visto che il De Mauro-Paravia è stato fatto fuori dai risultati di Google per "manutenzione" (si trova al sito old.demauroparavia.it) ecco un esempio dell'uso della parola a livello universitario pescata dal motore :)
http://www.unisalento.it/web/10122/294
Non è il massimo, ma la lingua la fa l'uso, no? :)
@Camillo: le università sono piene di ignoranti (nella mia vita ho visto fin troppe persone inventare termini per pigrizia - come il termine raggiungibilità, così tanto usato quando si parla di teoria dei grafi, ma praticamente inesistente). In ogni caso, nella forma scritta, finché una parola non è stata riconosciuta, non andrebbe utilizzata.
Il dizionario De Mauro, comunque, è bello che vivo all'URL ufficiale, nella sua nuova veste.