Continuando a scandagliare la rete per cercare informazioni sui
più recenti brevetti depositati da Apple si scoprono sempre studi interessanti nei laboratori di Cupertino.
Uno dei campi di cui Apple è sempre stata maestra e sui cui continua a puntare molto è
l’interazione uomo-macchina, l’esplorazione di interfacce e modalità di input e visualizzazione alternativi.
Dall’
interfaccia grafica ed il
mouse al
multitouch e le
gestures, la casa della Mela Mordicchiata è sempre stata all’avanguardia.
Ora investiga le possibilità di visualizzare oggetti tridimensionali direttamente dai nostri schermi, senza bisogno di occhiali stereoscopici: sfruttando il principio dell’autostereoscopia.
Schermi la cui conformazione sfrutta la luce polarizzata per consentire di visualizzare due immagini singolarmente su ciascun occhio.
Il sistema prevede una sorta di “tracciamento” dell’utente, per garantire la corretta visualizzazione tridimensionale proiettando la giusta immagine sull’occhio destro e su quello sinistro.
Secondo Apple l’attuale potenza di calcolo delle macchine consentirebbe di visualizzare ed animare in tempo reale queste immagini tridimensionali.
Nonostante questo brevetto risalga a settembre 2006 è dal 2002 che Apple effettua ricerca sugli schermi stereoscopici.
Potrebbero essere sicuramente un valido aiuto ad ingegneri, progettisti, modellatori 3D, ecc, ma anche per i comuni mortali, quanto sarebbe più comodo se le finestre non avessero solo un effetto di sovrapposizione dovuto all’ombreggiatura, ma fossero effettivamente una sopra l’altra?
Immaginate: poter vedere il contenuto della finestra retrostante inclinando un po’ la testa a sinistra, come per vedere cosa c’è dietro…
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